Renzo, Lucia e io. Perché, per me, I promessi sposi è un

AME VERSO L ES O T A T S DI COMPRENSIONE E ANALISI 1 Riassumi il contenuto del brano in circa 10 righe. 2 Perché nessun albero della vigna oltrepassava l altezza del muro? 3 Che cosa trova Renzo nella sua casa abbandonata? 4 Perché l amico incontrato sull uscio ha gli occhi fissi al cielo (r. 52)? 5 All interno dei lunghi elenchi botanici, osservi delle rime? Secondo te, quale funzione hanno? 6 Che tipo di lessico è impiegato dall autore? In che rapporto si pone con l irrazionalità e la selvatichezza della natura? 7 Individua le espressioni che mettono in rapporto il disordine della natura lasciata crescere da sola con quello della società. Che giudizio emerge di quest ultima? 8 Quale significato assume l incontro di Renzo con il vecchio amico dopo la visita alla vigna? Che cosa fanno i due? INTERPRETAZIONE E COMMENTO Scegli e sviluppa una delle seguenti tracce. a La descrizione della vigna, disordinata e inselvatichita, suggerisce considerazioni sul rapporto tra natura e civiltà, nei Promessi sposi e non solo. A Manzoni è evidentemente estranea una visione idilliaca e appagante della natura. Commenta il brano in relazione a questo tema e al problema dell origine del male nell ottica manzoniana. b Oggi tendiamo ad avere una visione positiva della natura, in contrapposizione alla negatività di certi interventi dell uomo (che determinano devastazione del paesaggio, inquinamento dell aria e delle acque, riscaldamento globale ecc.). Al contrario, qui Manzoni presenta la natura come un sistema disordinato e, in qualche modo, violento: è la natura, in questo caso, a devastare, con la propria scriteriata vitalità, l ordine di quanto prodotto dall uomo. Commenta il brano riflettendo sulla contraddizione tra le due diverse concezioni. Renzo, Lucia e io. Perché, per me, I promessi sposi è un romanzo meraviglioso Analisi e produzione di un TESTO ARGOMENTATIVO Lo scrittore Marcello Fois (n. 1960) sostiene l importanza della lettura scolastica del romanzo manzoniano in una riflessione che si allarga, in senso più generale, ai compiti delle istituzioni formative. 5 10 Qualche tempo fa un mio amico scrittore gioiva con me del fatto che la figlia ado lescente avesse portato avanti una sorta di class action contro la sua giovane pro fessoressa di italiano che aveva preannunciato di non avere intenzione di spiegare I promessi sposi in classe, nonostante i programmi ministeriali perché a suo dire, cito testualmente, I promessi sposi sono una barba . Ora, non credo che un arbitrio del genere sia lecito o concesso, ma sta di fatto che l eroica figlia del mio amico scrittore, dotata di una evidente qualità carismatica, ha osato eccepire davanti a tutti a quell affermazione banale, specialmente in bocca a un insegnante d ita liano, ricordando alla medesima che I promessi sposi, semplicemente, si devono fare . Questa breve storiella introduttiva dimostra che nell intransigenza di certi adolescenti spesso si cela il valore aggiunto del pretendere che ognuno faccia il proprio mestiere, svolga il proprio compito, navighi nella generazione che gli compete. L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 863

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento