Classe di letteratura - volume 2

CRITICI A CONFRONTO Alberto Moravia Si è parlato, è vero, in passato, a proposito dei Promessi sposi, di arte oratoria; ma sempre in maniera più o meno conforme alla tradizione, cioè distinguendo oratoria da poesia e intendendo la prima nel vecchio e preciso senso umanistico e didascalico. Che noi si sappia, nessuno ha mai visto che l arte di propaganda manzoniana non ha niente a che fare, così nei mezzi come nei fini, con la vecchia arte oratoria anche intendendo quest ultima in senso molto generico; e che essa è invece originata da un concetto molto moderno, per dirla in breve, totalitario, il quale non si accontenta dell oratoria tradizionale, troppo scoperta e limitata per essere efficace, e vuole invece che la propaganda sia fatta proprio con la poesia ossia con la pura rappresentazione e soltanto con questa. In altri termini: l arte di propaganda del Manzoni anticipa per molti aspetti i modi e i metodi dell arte di propaganda quale l intendono i moderni, ossia gli scrittori del realismo socialista.1 [ ] Così, un secolo prima del realismo socialista, noi abbiamo nei Promessi sposi ciò che chiameremo per comodità un tentativo di realismo cattolico. [ ] A questo punto qualcuno ci domanderà perché mai siamo andati a cercare proprio il Manzoni per parlare del realismo cattolico o meglio del realismo socialista, ossia dell arte di propaganda quale è intesa nei tempi moderni. Rispondiamo che siamo andati a cercare il Manzoni appunto perché è un artista di tale grandezza. L arte di propaganda degli artisti moderni è infatti così scadente che c è sempre il pericolo di sentirsi rispondere che la colpa non è tanto della propaganda quanto della nativa mediocrità degli artisti. Ma ecco il Manzoni, un artista tra i maggiori di tutti i tempi; eppure, nonostante le risorse del suo ingegno, davvero infinite se paragonate a quelle degli scrittori del millennio socialista, l arte di propaganda, perseguita alla maniera moderna non con i procedimenti dell eloquenza ma con le rappresentazioni della poesia, produce in lui gli stessissimi effetti. (Alberto Moravia, Introduzione ai Promessi Sposi , Einaudi, Torino 1960) 1 realismo socialista: orientamento artistico fiorito in Unione Sovietica a partire dai primi anni Trenta del XX secolo e poi estesosi anche agli altri paesi europei, che prevedeva un arte impegnata socialmente e politicamente, capace di anticipare e accompagnare il processo rivoluzionario preconizzato dalla teoria marxista. Honoré Daumier, Passanti, 1858-1860. Lione, Musée des Beaux-Arts. 847

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Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento