T11 - Addio, monti

/ T11 / / Lo struggente distacco dalla terra natìa / Audio LETTURA Addio, monti I promessi sposi, cap. 8 Fallito il matrimonio a sorpresa, sventato il tentativo di rapimento di Lucia, i promessi sposi su consiglio di fra Cristoforo fuggono in barca dal paese. Alla movimentata «notte degli imbrogli (quella in cui i due giovani hanno provato inutilmente a sposarsi con l inganno davanti a don Abbondio, nello stesso momento in cui i bravi irrompevano in casa di Lucia per rapirla) fa seguito una silenziosa scena al chiaro di luna. Lucia voltandosi vede sulla sponda il torvo palazzotto di don Rodrigo, che incombe sul paese. Riconosce la propria casa, la finestra della sua stanza, e si abbandona a un segreto pianto in cui formula interiormente un commosso addio. la pagina più celebre del romanzo. Insieme alla versione definitiva ne diamo la prima stesura: il confronto fra il punto di partenza (il Fermo e Lucia) e il punto d arrivo (la quarantana ) consente di misurare l evoluzione dello stile e delle tecniche narrative di Manzoni. Versione del Fermo e Lucia 5 10 15 20 25 Addio, monti posati sugli abissi dell acque ed elevati al cielo; cime ineguali, conosciute a colui che fissò sopra di voi i primi suoi sguardi, e che visse fra voi, come egli distingue all aspetto l uno dall altro i suoi famigliari, valli segrete, ville sparse e biancheggianti sul pendio come branco disperso di pecore pascenti, addio! Quanto è tristo il lasciarvi a chi vi conosce dall infanzia! quanto è nojoso1 l aspetto della pianura dove il sito a cui si aggiunge2 è simile a quello che si è lasciato addietro, dove l occhio cerca invano nel lungo spazio, dove riposarsi e contemplare, e si ritira fastidito come dal fondo d un quadro su cui l artefice non abbia ancor figurata alcuna immagine della creazione. Che importa che nei piani deserti sorgano città superbe ed affollate? il montanaro che le passeggia avvezzo alle alture di Dio, non sente il diletto della maraviglia nel mirare edificj che il cittadino chiama elevati perché gli ha fatti egli ponendo a fatica pietra sopra pietra. Le vie, che hanno vanto di ampiezza, gli sembrano valli troppo anguste, l afa immobile lo opprime, ed egli che nella vita operosa del monte non aveva forse provato altro malore che la fatica, divenuto timido e delicato come il cittadino, si lagna del clima e della temperie, e dice che morrà se non torna ai suoi monti. Egli che sorto col sole, non riposava che al mezzo giorno e al cessare delle fatiche diurne, passa le ore intere nell ozio malinconico ripensando alle sue montagne. 1 nojoso: fastidioso. 2 aggiunge: giunge. Versione del 1840 Addio, monti sorgenti dall acque, ed elevati al cielo; cime inuguali,1 note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l aspetto de suoi più familiari; torrenti, de 5 quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville2 sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti;3 addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che se 10 ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono,4 in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d essersi potuto risolvere,5 e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà 15 dovizioso.6 Quanto più si avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell ampiezza uniforme; l aria gli par gravosa e morta;7 s inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le strade che sboccano nel20 le strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese, alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a 25 suoi monti. 1 inuguali: di altezza differente, come quelle del monte Rese- gone, che si erge alle spalle di Lecco. 2 ville: villaggi. 3 pascenti: al pascolo. 4 si disabbelliscono: perdono fascino. 5 risolvere: decidere. 6 dovizioso: ricco. 7 gravosa e morta: pesante e stantia. L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 815

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento