Classe di letteratura - volume 2

IN BREVE cugino Attilio che avrebbe avuto Lucia. Fallisce anche il tentativo dei due giovani di celebrare il matrimonio di sorpresa, facendo irruzione nottetempo nella casa di don Abbondio, proprio mentre i bravi si recano alla casa di Lucia per rapirla. Non resta ai promessi sposi altro che fuggire dal paese e dai monti natii, ai quali Lucia indirizza uno struggente addio. Insieme alla madre Agnese la fanciulla raggiunge il convento di Monza, dove si pone sotto la protezione di suor Gertrude, un ambigua monaca di una nobile famiglia alle cui vicende è dedicata la seconda digressione significativa del romanzo, tramite un ampio flash back sulla sua monacazione forzata (capitoli 9-10). Renzo fugge a Milano ed è coinvolto nei moti per il pane. Entra in scena l Innominato. La devastazione della peste fa da cornice al finale: i giovani si ricongiungono a Milano e si sposeranno. Traversie e colpi di scena Il secondo blocco narrativo (capitoli 11-17) verte sulle traversie di Renzo, Alessandro Manzoni circondato che raggiunge Milano, dove si trova implicato nei dai personaggi dei Promessi sposi. tumulti scaturiti dal rincaro del pane. Arrestato all osteria della Luna piena, riesce a liberarsi e a riparare in territorio veneziano, presso il cugino Bortolo, in un paese della Bergamasca dove viene assunto come lavorante al filatoio. Il terzo blocco narrativo (capitoli 18-27) vede l uscita di scena di fra Cristoforo, allontanato grazie ai maneggi di Attilio, e l entrata dell Innominato, a cui si rivolge don Rodrigo perché rapisca Lucia. Con l aiuto dell amante della monaca di Monza, la giovane è condotta nel castello dell Innominato. Malvagio e temuto, questi tuttavia vive una crisi di coscienza, che si aggrava dopo un dialogo con Lucia. Recatosi a colloquio dal cardinale Federigo Borromeo, in visita al paese, ne esce convertito: decide di cambiar vita e liberare Lucia, indirizzata prima alla casa di un sarto e poi presso la ricca donna Prassede, moglie dell erudito don Ferrante. Nel corso di un teso confronto il cardinale rimprovera aspramente don Abbondio per la sua codardia. Al matrimonio si frappone tuttavia un nuovo ostacolo: il voto di castità formulato da Lucia durante la notte disperata trascorsa nel castello dell Innominato. Renzo, informato via lettera, non riesce a mettersi il cuore in pace. Il quarto e ultimo blocco narrativo (capitoli 28-38) è introdotto da un articolata ricostruzione del contesto storico e sociale: la carestia, la calata in Lombardia dei lanzichenecchi, il dilagare della peste. Vengono contagiati anche don Rodrigo e Renzo; quest ultimo ne guarisce e decide di tornare al proprio paese. Al posto di Lucia vi trova soltanto morte e devastazione. Decide perciò di avviarsi alla volta di Milano, stremata dall epidemia e in preda a un isterica caccia agli untori. Nel lazzaretto incontra dapprima fra Cristoforo, tornato per dare assistenza ai malati: tra questi vi è don Rodrigo in punto di morte, che Renzo perdona, e Lucia, in via di guarigione. Fra Cristoforo, prima di cedere al morbo che ha infettato pure lui, scioglie il voto di castità. Lo scatenarsi di una pioggia purificatrice accompagna la soluzione della vicenda. Rientrati al paese, i due fidanzati finalmente si sposano, per poi trasferirsi nella Bergamasca, dove la famiglia e gli affari prosperano. Su questo ritorno alla normalità Manzoni chiude il romanzo, nella convinzione che l idillio «seccherebbe a morte i lettori. Manzoni racconta con sapiente montaggio. La storia si svolge nell arco di due anni. I tempi della vicenda All accuratezza nella definizione degli spazi corrisponde nel romanzo la precisione temporale: don Abbondio incontra i bravi il 7 novembre del 1628; il matrimonio può effettivamente celebrarsi ai primi di novembre del 1630. Le vicende del romanzo occupano dunque circa due anni, ma secondo un andamento irregolare. I primi otto L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 793

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento