Classe di letteratura - volume 2

65 70 75 80 La provida sventura 85 90 95 100 fa rifluir la vita, che verdi ancor risorgono nel temperato albor; (arsi calami), che si rialzano nuovamente (ancora) verdi nell alba dalla temperatura mite (temperato albor); tale al pensier, cui l empia virtù d amor fatica, discende il refrigerio d una parola amica, e il cor diverte ai placidi gaudii d un altro amor. 67-72 così (tale) il conforto (refrigerio) di una parola amica scende sul pensiero che (cui) la spietata forza (empia virtù) dell amore opprime (fatica), e rivolge (diverte) il cuore alle gioie serene (ai placidi gaudii) di un altro amore. 73-78 Ma come il sole che sorgendo (reduce) risale la volta (erta) infuocata del cielo, e infiamma (incende) l aria senza vento (immobile) con il suo implacabile calore (vampa assidua), brucia e prostra nuovamente al suolo (riarde al suol) i gracili steli appena rialzatisi (risorti); Ma come il sol che reduce l erta infocata ascende, e con la vampa assidua l immobil aura incende, risorti appena i gracili steli riarde al suol; ratto così dal tenue obblìo torna immortale l amor sopito, e l anima impaurita assale, e le sviate immagini richiama al noto duol. 79-84 così, con la stessa rapidità (ratto), l amore acquietato (sopito) ritorna invincibile (immortale) dopo il breve periodo in cui era stato dimenticato (dal tenue obblìo), e assale l animo sgomento, e richiama all usuale sofferenza le immagini momentaneamente allontanate (sviate). Sgombra, o gentil, dall ansia mente i terrestri ardori; leva all Eterno un candido pensier d offerta, e muori: nel suol che dee la tenera tua spoglia ricoprir, 85-90 Cancella (Sgombra) dalla mente agitata (ansia), o nobile donna (gentil), le passioni terrene (i terrestri ardori); innalza (leva) a Dio (all Eterno) un puro pensiero di offerta, e muori: nella terra che ricoprirà il tuo tenero corpo, altre infelici dormono, che il duol consunse; orbate spose dal brando, e vergini indarno fidanzate; madri che i nati videro trafitti impallidir. 91-96 sono sepolte (dormono) altre infelici, che il dolore ha consumato (che il duol consunse); spose rese vedove (orbate) dalla spada (brando), e fanciulle (vergini) fidanzate inutilmente (indarno); madri che videro impallidire i loro figli (nati) trafitti [dalle armi]. Te dalla rea progenie degli oppressor discesa, cui fu prodezza il numero, cui fu ragion l offesa, 97-102 Te che discendi dalla stirpe (progenie) colpevole (rea) degli oppressori, per i quali fu prodezza la superiorità numerica (il numero) e ragione la violenza 67 cui: il pronome relativo è complemen- to oggetto del verbo fatica (v. 68), di cui è soggetto l empia virtù (vv. 67-68). 68 virtù: nel significato latino di forza . 74 erta: letteralmente salita . 79-81 dal tenue... sopito: l amore viene qui definito immortale, mentre l obblìo viene detto tenue. A fronte della forza insopprimibile della passione, il tentativo di dimenticarla è un proposito destinato a fallire. 91 altre infelici: sono le donne latine. 92 orbate: private (dei mariti). 93 dal brando: dalla spada, cioè dalla vio- lenza della guerra. 96 impallidir: è il pallore della morte. 98 oppressor: i Longobardi. L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 763

Classe di letteratura - volume 2
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Dal Seicento al primo Ottocento