Classe di letteratura - volume 2

10 15 20 25 30 35 Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti, qual raggio di sole da nuvoli folti, traluce de padri la fiera virtù: ne guardi, ne volti confuso ed incerto si mesce e discorda lo spregio sofferto col misero orgoglio d un tempo che fu. 7-12 Dagli sguardi dubbiosi, dai volti impauriti, balena (traluce) il valore guerriero degli avi, come un raggio di sole tra nuvole fitte (nuvoli folti): negli sguardi, nei volti, le umiliazioni subite (spregio sofferto) si mescolano e contrastano, confuse e incerte, con il misero orgoglio dei tempi andati. S aduna voglioso, si sperde tremante per torti sentieri, con passo vagante, fra tema e desire, s avanza e ristà; e adocchia e rimira scorata e confusa de crudi signori la turba diffusa, che fugge dai brandi, che sosta non ha. 13-18 La gente si raduna speranzosa, si disperde intimorita per sentieri tortuosi, con passo incerto (vagante), fra la paura e il desiderio (tema e desire) avanza e si ferma (ristà); e guarda e studia le schiere disordinate (la turba diffusa) dei crudeli oppressori (signori), scoraggiate e confuse, che fuggono senza sosta dal campo di battaglia (dai brandi). Ansanti li vede, quai trepide fere, irsuti per tema le fulve criniere, le note latebre del covo cercar; e quivi, deposta l usata minaccia, le donne superbe, con pallida faccia, i figli pensosi pensose guatar. 19-24 Li vede ansimanti, come spaventate bestie feroci, con le chiome (criniere) fulve irte per la paura, cercare i noti anfratti (latebre) del loro covo; e qui, abbandonato il consueto atteggiamento minaccioso, vede le donne altere, con il volto pallido, guardare (guatar) inquiete i figli inquieti. E sopra i fuggenti, con avido brando, quai cani disciolti, correndo, frugando, da ritta, da manca, guerrieri venir: li vede, e rapito d ignoto contento, con l agile speme precorre l evento, e sogna la fine del duro servir. 25-30 E da destra e da sinistra vede arrivare addosso ai fuggitivi guerrieri con spade desiderose di colpire (avido brando), come cani sciolti che corrono e frugano: li vede, e preso da una gioia sconosciuta (ignoto contento), con la speranza che corre veloce (l agile speme) precorre gli eventi, e sogna la fine della dura schiavitù. Udite! quei forti che tengono il campo, che ai vostri tiranni precludon lo scampo, son giunti da lunge, per aspri sentier: sospeser le gioie dei prandi festosi, assursero in fretta dai blandi riposi, chiamati repente da squillo guerrier. 31-36 Ascoltate! Quei vincitori (forti) che occupano il campo di battaglia e che impediscono la fuga ai vostri tiranni sono arrivati da lontano, lungo strade faticose: hanno sospeso la gioia dei festosi pranzi (prandi), in fretta si sono levati dai dolci riposi, chiamati all improvviso da trombe di guerra (squillo guerrier). Lasci r nelle sale del tetto natio le donne accorate, tornanti all addio, a preghi e consigli che il pianto troncò: 37-42 Hanno lasciato (Lasci r) nelle sale della casa (tetto) natia le donne affrante, che ripetevano i saluti di commiato (tornanti all addio), intente a preghiere e a consigli in- 7-9 Dai guardi dubbiosi fiera virtù: an- che l antico valore non è ormai che un ombra fuggevole, sui volti delle popolazioni italiche rese inerti dalla lunga oppressione. 13 S aduna: si riunisce. Soggetto di questo e dei verbi successivi è ancora il volgo del v. 4. 18 dai brandi: letteralmente, dalle spade dei Franchi vittoriosi. 19 trepide fere: i Longobardi vengono paragonati a bestie spaventate, che fuggo- no verso le loro tane. 20 le fulve criniere: accusativo di relazione. 23 con pallida faccia: per la paura dei Franchi invasori. 31 Udite!: apostrofe del poeta agli Italici. Le parole valgono trepido Dal latino trepidus (derivato da una radice indoeuropea trep-, che esprime un movimento affrettato e agitato), trepido vuol dire pieno di ansioso timore o di sollecito e affettuoso interessamento : «I figli s erano raccolti trepidi intorno al padre malato . Chi è trepido è dunque timoroso, inquieto, tremante per la propria sorte o per un pericolo imminente, in preda a un misto di ansia e di timore. Apparentato a questo aggettivo dalla medesima etimologia c è anche un sostantivo, che definisce, appunto, lo stato d animo e l atteggiamento di chi è trepido. Quale? L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 757

Classe di letteratura - volume 2
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Dal Seicento al primo Ottocento