Classe di letteratura - volume 2

IN BREVE vive le sue convinzioni e a una certa venatura di pessimismo non sono estranei il modello del calvinismo, secondo il quale era stata educata la moglie Enrichetta, e soprattutto l insegnamento dei direttori spirituali a cui Manzoni si affida, ovvero il padre Eustachio Degola a Parigi e il canonico Luigi Tosi a Milano, entrambi sensibili alle istanze del giansenismo. La sua religiosità è vicina al giansenismo, ma Manzoni si dichiara fedele alla Chiesa di Roma. Non risparmia, però, critiche al potere temporale del Ponte ce. «Voglio essere con la Chiesa Sebbene in molti l abbiano ritenuto tale, lo scrittore milanese non è tuttavia giansenista in senso stretto, ovvero sul piano dogmatico e teologico, dove manifesta sempre il più ortodosso ossequio ai princìpi cattolici. In una lettera del 1828 indirizzata al padre Antonio Cesari, per esempio, scrive: «Non capisco come ella abbia potuto dubitare s io riconosco nel Sommo Pontefice la qualità di vero Capo della Chiesa [ ]. Colla Chiesa dunque sono e voglio essere, in questo come in ogni altro oggetto di Fede; con la Chiesa voglio sentire, esplicitamente, dove conosco le sue decisioni; implicitamente, dove non le conosco: sono e voglio essere con la Chiesa, fin dove lo so, fin dove veggo, e oltre . Tutto ciò non impedisce a Manzoni di guardare con occhio critico all operato del Vaticano, quando non gli sembri in linea con i princìpi evangelici, a causa dell infinita debolezza dell animo umano, che dà luogo alla brama di potere. In questo atteggiamento e nella consapevolezza dei limiti e delle imperfezioni degli uomini, da cui deriva una visione fortemente pessimistica della Storia (evidente nelle tragedie), si riconoscono le tracce più significative lasciate nel suo animo dal giansenismo. Contro il potere temporale del papa Sul piano politico tale impostazione si traduce nell avversità al potere temporale del papa, visto come un ostacolo rispetto al vero compito della Chiesa, ossia l azione nel campo della cura delle anime. Si tratta di una posizione condivisa da altri cattolici liberali, come Antonio Rosmini, con il quale alla metà del secolo Manzoni stabilisce un intenso scambio intellettuale. Amareggiato dall alleanza in chiave reazionaria fra trono e altare (cioè tra il potere politico e la Chiesa) che caratterizza la Restaurazione, in vecchiaia Manzoni approverà l annessione all Italia dello Stato pontificio e il trasferimento della capitale a Roma, suscitando l ira dei cattolici intransigenti, contrari all Unità d Italia, e l entusiasmo di quanti accettavano invece la celebre formula di Cavour: «Libera Chiesa in libero Stato . DAI TEMI ai testi: T2 > p. 748 CONVERSIONE RELIGIOSA fede razionale intesa come strumento di giudizio sulle cose umane il Vangelo è un testo rivoluzionario , che insegna l amore per gli umili e gli ultimi fedeltà alla Chiesa e al Papato, ma rifiuto del potere temporale dei papi cattolicesimo inizialmente venato di giansenismo visione pessimistica della Storia: l individuo è per sua natura predisposto al peccato e solo la Grazia divina può salvarlo rigorismo morale L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 739

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Dal Seicento al primo Ottocento