Classe di letteratura - volume 2

M A N ZO N I E G A R I B A L D I La visita ricevuta da Garibaldi nella sua casa milanese rappresenta una sorta di sigillo della consacrazione pubblica di Manzoni. L Eroe dei due mondi giunge con un mazzolino di viole a recare «omaggio a un uomo che tanto onora l Italia . Lo scrittore è commosso dal gesto (semplice ma al contempo estremamente significativo) di un condottiero che ammira profondamente, nonostante il suo laicismo. Sebastiano De Albertis, Giuseppe Garibaldi visita Alessandro Manzoni, 1863. Museo di Milano, Civiche Raccolte Storiche. illustrate tra il 1840 e il 1842, seguito dal saggio storico Storia della colonna infame, ma l edizione si rivela un fiasco, e mette in ginocchio le finanze dell autore. Nel 1841 muore la madre Giulia. Nel 1848, durante le Cinque Giornate di Milano, Manzoni si schiera apertamente a favore degli insorti. Il 22 marzo firma il proclama con cui i patrioti milanesi chiedono l intervento del Piemonte. Auspica la nascita di un regno unitario e indipendente in Italia, come già aveva fatto nell ode Marzo 1821, ora pubblicata a sostegno della lotta, insieme con la canzone Il proclama di Rimini. Al ritorno degli austriaci lo scrittore resta sino all autunno del 1850 in territorio piemontese, nella villa di Lesa, sul Lago Maggiore. Qui incontra varie personalità, tra cui il conte di Cavour («quell omino promette assai bene , scrive a Berchet), e conduce fitti colloqui con il filosofo cattolico Antonio Rosmini (1797-1855), divenuto per lui un importante punto di riferimento, come emerge dal dialogo Dell invenzione (1850). Sono anni di riflessioni e studi morali, storici e linguistici. Alla proclamazione dell Unità d Italia (1861), la sua posizione apertamente filopiemontese è premiata dal re Vittorio Emanuele II con una cospicua pensione e la nomina a senatore. Manzoni, che ha sempre rifiutato premi e onorificenze, questa volta accetta. Vota per Firenze capitale, in attesa del trasferimento in quella Roma dove non è mai stato e che non vedrà mai. La sua avversione al potere temporale dei papi non muta dopo la presa di Porta Pia (1870) e suscita irritazione negli ambienti cattolici intransigenti. 734 / IL PRIMO OTTOCENTO A Milano, nel 1861, muore la seconda moglie Teresa. Manzoni continua intanto a risiedere nella casa di via Morone, che sempre più attira personaggi illustri: letterati, politici, viaggiatori. Nel 1862 riceve la visita di Garibaldi . Lo scrittore, negli ultimi anni della sua vita, è ancora occupato dalle riflessioni sulla lingua italiana, il suo «eterno lavoro . Nel 1868, a dispetto dell età avanzata, si incarica di stendere per il ministro della Pubblica istruzione una Relazione intorno all unità della lingua e ai mezzi di diffonderla. Sarà invece destinato a restare incompiuto uno studio comparativo tra La Rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859. All inizio del 1873, mentre si sta recando a messa, Manzoni cade sui gradini della chiesa di San Fedele, riportando un trauma che lo conduce a un rapido e irreversibile declino. La sua morte, avvenuta a Milano il 22 maggio, suscita in tutto il paese un ondata di profonda costernazione. Un anno più tardi, nell anniversario della scomparsa, Giuseppe Verdi dirige alla Scala la Messa di Requiem, da lui stesso composta in onore dello scrittore. 1835: Il Natale del 1833 1840-1842: I promessi sposi (seconda edizione), accompagnati dalla Storia della colonna infame 1847: Ognissanti; Lettera sulla lingua italiana 1850: Dell invenzione 1868: Relazione intorno all unità della lingua e ai mezzi di diffonderla

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento