IL CARATTERE - L’autoritratto di un letterato riservato e

«UN UOMO DEGNO D E L L A S U A FA M A Tale è l importanza di Alessandro Manzoni nella storia e nella cultura italiana che il suo volto fu scelto nel 1967 per la prima banconota da centomila lire, il taglio di valore più elevato emesso fino ad allora dalla Banca d Italia (al tempo equivalente allo stipendio medio di un operaio). Non si contano inoltre le vie, le piazze, le scuole e i monumenti a lui dedicati, in tantissime città d Italia. La prima banconota da centomila lire, raffigurante Manzoni. il carattere L AUTORITRATTO DI UN LETTERATO RISERVATO E SCHIVO Capel bruno: alta fronte: occhio loquace: naso non grande e non soverchio umile: tonda la gota e di color vivace: stretto labbro e vermiglio: e bocca esile: lingua or spedita or tarda, e non mai vile, che il ver favella apertamente, o tace. Giovin d anni e di senno; non audace: duro di modi, ma di cor gentile. La gloria amo e le selve e il biondo iddio: spregio, non odio mai: m attristo spesso: buono al buon, buono al tristo, a me sol rio. A l ira presto, e più presto al perdono: poco noto ad altrui, poco a me stesso: gli uomini e gli anni mi diran chi sono. Questo sonetto, composto a sedici anni sul modello di Alfieri (Sublime specchio di veraci detti) e Foscolo (Solcata ho fronte, occhi incavati intenti), è uno dei rari autoritratti di Alessandro Manzoni. A differenza dei predecessori, lo scrittore milanese non si rappresenta in posa eroica, anzi lascia trasparire il proprio carattere introverso e mite (non audace: / duro di modi, ma di cor gentile). Un uomo nevrotico In effetti l autore reale non va confuso con il narratore calmo, sereno, ironico che ci viene incontro dalle pagine dei Promessi sposi. L epistolario e numerose testimonianze di quanti lo conobbero ci consegnano l immagine di un uomo dall indole ansiosa e sfuggente, facile preda di tante piccole nevrosi, sempre restio a mostrarsi in pubblico e a concedersi incontri mondani. Con il passare degli anni Manzoni imparò a poco a poco a convivere con le crisi di panico, le vertigini, l angoscia nei luoghi affollati, la balbuzie che spesso lo coglieva quando era costretto a prendere la parola in pubblico (vi allude un passo del sonetto: lingua or spedita or tarda). Il rimedio preferito per stemperare le inquietudini consisteva in passeggiate interminabili, che furono per lui una pratica quotidiana, anche se la quiete domestica resterà sempre la sua dimensione più congeniale. Medaglione raffigurante Manzoni, creato per le nozze con Enrichetta Blondel. L AUTORE / ALESSANDRO MANZONI / 733

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento