INTRECCI STORIA - Una protesta emblematica

intre cci STORIA Una protesta emblematica I tessitori contro bassi salari e sfruttamento Il 4 giugno 1844, in un villaggio della Bassa Slesia, Peterswaldau (Pieszyce), un tessitore si mette a protestare sotto le finestre di un ricco imprenditore locale, tale Zwanziger, noto per i bassi salari che pagava e per lo sfruttamento a cui sottoponeva i lavoratori. L operaio viene prontamente arrestato, ma i suoi compagni si ribellano, facendo irruzione negli uffici padronali, dove distruggono gli schedari, pur senza compiere veri e propri saccheggi. Un estate di rivolte Il giorno successivo la rivolta si estende al vicino villaggio di Langenbielau (Bielawa), con una folla di tremila tessitori in marcia, contro i quali viene schierato l esercito, che però è respinto a bastonate e sassate. Negli scontri rimangono uccisi undici operai. Il 6 giugno la rivolta è definitivamente sedata, alcune decine di lavoratori vengono arrestati e in seguito condannati a pesanti pene detentive e ai lavori forzati. Le ripercussioni della rivolta si fanno sentire in tutta la Slesia, in Boemia, a Praga e anche a Berlino, dove per tutta l estate del 1844 si succedono scioperi, scontri e proteste. 678 / IL PRIMO OTTOCENTO S Carl Wilhelm H bner, I tessitori della Slesia, 1844. D sseldorf, Museo Kunstpalast. La reazione di Marx All episodio si interessa, da Parigi, anche Karl Marx, per il quale l insurrezione dei tessitori è un fatto così importante da portarlo a rompere definitivamente con gli esponenti della cosiddetta Sinistra hegeliana , e soprattutto con il filosofo Ludwig Feuerbach, i quali a suo parere affrontavano i problemi sociali della Prussia in maniera troppo astratta. La rivolta slesiana possiede, agli occhi di Marx, un carattere emblematico e particolarmente significativo. «Nemmeno una , scrive, «delle rivolte degli operai francesi e inglesi possedette un carattere così teorico e consapevole quale la rivolta dei tessitori slesiani [ ], dove il proletariato proclama il suo antagonismo con la società della proprietà privata, in modo chiaro, tagliente, spregiudicato e possente . E spiega: «Non soltanto vengono distrutte le macchine, queste rivali degli operai, ma anche i libri commerciali, i titoli di proprietà, e mentre tutti gli altri movimenti si volgevano innanzitutto contro il signore dell industria, il nemico visibile, questo movimento si volge contemporaneamente contro il banchiere, il nemico nascosto .

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento