Classe di letteratura - volume 2

IN BREVE Le affinità elettive (1809) sono una metafora delle trasformazioni della società europea, raccontate attraverso l attrazione chimica con cui si mescolano le due coppie protagoniste. Ma il diavolo, che nelle vesti di Mefistofele gli aveva promesso la felicità in cambio della sua anima, perde la scommessa, perché Faust al momento della morte trova la redenzione: pur errando, l uomo non si è mai davvero completamente allontanato dalla giusta via, che non è quella convenzionale ed esterna additata dalla morale tradizionale, ma «quella dove, pur cadendo, l uomo si risolleva e continua ad operare, fare, desiderare, tendere (Amoretti). Le affinità elettive Se Faust, con la sua spinta a superarsi continuamente, è il personaggio in cui Goethe si è maggiormente identificato, Le affinità elettive (1809), romanzo sulla passione amorosa in età adulta, segna un momento fondamentale nell opera dello scrittore. Goethe, che racconta qui la storia di due coppie, dipinge anche il crepuscolo di un epoca, quella della vecchia Europa del tardo Settecento, e di una classe sociale, la piccola aristocrazia terriera. Per descrivere la fine di quel mondo, Goethe si serve di riferimenti presi dalla chimica, scienza chiamata dai suoi contemporanei arte della separazione . Il concetto di affinità elettiva risale infatti a un chimico svedese del Settecento, Torbem Olaf Bergman: a esso Goethe si richiama per definire l attrazione tra elementi che determina una separazione e una nuova composizione. Goethe narra l attrazione incrociata tra quattro personaggi che non sanno rinunciare ai legami reciproci, pur essendo protesi verso scelte che li portano in direzioni diverse: come nella chimica, due coppie di elementi che, entrati in contatto tra loro, si dividono per costruire una nuova combinazione. Locandina di una rappresentazione teatrale del Faust, a San Francisco, nel 1887. 668 / IL PRIMO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento