Classe di letteratura - volume 2

45 50 55 60 65 70 dai manti, e dal negletto velo scomposto sul sommosso petto. della veste e il velo disposto con negligenza (negletto velo scomposto) sul petto ansante (sommosso). All agitarti, lente cascan le trecce, nitide per ambrosia recente, mal fide all aureo pettine e alla rosea ghirlanda che or con l alma salute April ti manda. 43-48 Mentre ti muovi, le trecce lentamente si sciolgono, splendenti (nitide) per i balsami profumati (ambrosia) con cui sono state cosparse da poco, ribelli (mal fide) al pettine d oro e alla ghirlanda di rose che Aprile ti offre insieme alla salute vivificante (alma). Così ancelle d Amore a te d intorno volano invid ate l Ore; meste le Grazie mirino chi la beltà fugace ti membra, e il giorno dell eterna pace. 49-54 Così le Ore, ancelle d Amore, volteggiano intorno a te invidiate; guardino le Grazie senza sorriso (meste) chi in questo momento ti ricorda (ti membra) la fugacità della bellezza, e il giorno della morte. Mortale guidatrice d oceanine vergini, la Parrasia pendice tenea la casta Artemide, e fea terror di cervi lungi fischiar d arco cidonio i nervi. 55-60 La vergine Artemide, che guidava alla caccia le ninfe dell Oceano, abitava alle pendici del monte Parrasio, e faceva fischiare da lontano la corda del suo arco costruito a Cidone (cidonio), suscitando il terrore dei cervi. Lei predicò la fama Olimpia prole; pavido Diva il mondo la chiama, e le sacrò l Elisio soglio, ed il certo telo, e i monti, e il carro della luna in cielo. 61-66 La fama diffusa dai poeti la proclamò progenie divina (Olimpia prole); ora il mondo tremante di religioso timore (pavido) la proclama dea, e le consacrò il trono dei Campi Elisi (Elisio soglio), la freccia infallibile (certo telo), le cime dei monti e il carro celeste della Luna. Are così a Bellona, un tempo invitta amazzone, die il vocale Elicona; ella il cimiero e l egida or contro l Anglia avara e le cavalle ed il furor prepara. 67-72 Nello stesso modo, il canto dei poeti (il vocale Elicona) innalzò (die ) altari (Are) a Bellona, un tempo amazzone invincibile (invitta); lei ora prepara l elmo e lo scudo (il cimiero e l egida), i cavalli e il furore guerresco per combattere contro l Inghilterra avida di conquiste (Anglia avara). E quella a cui di sacro mirto te veggo cingere 73-78 E la dea (quella) della quale io ti vedo ornare devotamente, con ghirlande 41 negletto: la noncuranza, quasi la trascu- ratezza con cui la donna indossa il velo tradisce la sua volontà seduttiva. 45 ambrosia: in linea con il tessuto linguistico dell ode, l unguento adoperato per ammorbidire i capelli è detto ambrosia, il cibo dell immortalità di cui si nutrivano gli dèi omerici. 51 invid ate: perché hanno il privilegio di assistere la donna. 57 Parrasia pendice: le pendici del monte 608 / IL PRIMO OTTOCENTO Parrasio, in Arcadia, abitate da Diana. 60 cidonio: Cidone era una città dell isola di Creta, famosa per la produzione di archi. 61-66 Lei predicò in cielo: ad Artemide (Diana nella mitologia romana) erano dedicati tre culti presso gli antichi: essa era adorata come regina degli Inferi (Elisio soglio, vv. 64-65), come cacciatrice infallibile (vv. 59-60) e come Luna in cielo (v. 66). 67 Bellona: dea romana della guerra. 69 il vocale Elicona: il monte sacro ad Apol- lo è vocale, cioè canoro, perché risuona del canto delle Muse. 71 contro l Anglia avara: allusione alla nuova guerra che Napoleone preparava contro l Inghilterra. L aggettivo avara, latinismo per avida , si riferisce al fiorire delle attività mercantili. 73 quella: Venere. 74 mirto: la pianta sacra a Venere.

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento