Classe di letteratura - volume 2

La forza vivificante delle illusioni Un emozione sconvolgente Recuperando, secondo lo spirito neoclassico, i valori della bellezza e dell armonia e al contempo polemizzando con i filosofi, che con atteggiamento raziocinante condannano i frutti dell immaginazione poetica Foscolo ragiona qui proprio sulla potenza salvifica delle illusioni come risarcimento dal dolore provocato dalla Storia: esattamente allo stesso modo degli antichi, i quali, grazie al conforto della fantasia, erano in grado di vincere i limiti umani. Le illusioni peraltro non costituiscono una fuga dal mondo o un viatico per evadere nella dimensione astratta e consolatoria del sogno, ma al contrario rappresentano lo strumento (l unico concesso all uomo) per attivare le forze creative e un energia indomita senza la quale la vita sarebbe ridotta a pianto, terrore e distruzione universale (r. 50). Si avverte qui una critica del razionalismo illuministico, colpevole, con la sua fredda analisi del reale, di evidenziare il dolore dell esistenza umana, spegnendo ogni illusione e condannando quindi l individuo alla noia e alla rassegnazione. Le scelte stilistiche Jacopo non riesce a raccontare in modo puntuale e razionale ciò che è accaduto: ha bisogno di scrivere tre lettere il 14 (la prima, che non abbiamo riportato, costituisce una sorta di preambolo narrativo al bacio) e poi un altra, il giorno immediatamente successivo, per fermare il prorompere della passione amorosa e descrivere l impatto che essa ha avuto su di lui. Il breve biglietto inviato all amico (14 Maggio, ore 11) comunica tutta la sua eccitazione, che egli chiede di non turbare (lasciami, Lorenzo, lasciami in tutta l estasi di questo giorno di paradiso, rr. 3-4). Ma anche la lettera successiva (14 Maggio, a sera) svela la sua tensione emotiva, enfatizzata da interrogative, esclamative, interiezioni (deh, r. 9; ahi, r. 17). L enfasi non diminuisce nemmeno il giorno successivo, quando l autore esprime, con entusiastica commozione, il palpito dei sensi e della mente (divino, r. 36; alte e ridenti, r. 36; gajo, r. 37: sono solo alcuni degli aggettivi che troviamo nelle prime frasi). Anche in questo caso, la componente sentimentale traspare chiaramente sulla pagina, puntellata com è da esclamazioni (O Amore!, r. 42; O Lorenzo!, r. 52; Illusioni! grida il filosofo, rr. 59-60; tutto! Beati gli antichi, r. 60) e da domande retoriche (Lo credi tu?, r. 55; Or non è tutto illusione?, r. 60). L emozione raggiunge infine il culmine con l immagine conclusiva: se questo cuore non vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani (rr. 65-66). VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Dai un titolo a ciascuna delle tre lettere presentate. 2 All inizio della lettera del 15 maggio Jacopo descrive gli effetti del bacio sulla propria percezione di sé e della natura. Riassumili in un linguaggio corrente. ANALIZZARE 3 Che tipo di lessico utilizza Jacopo in queste lettere? 4 Quali dettagli fisici ci vengono mostrati di Teresa? E qual è il suo comportamento? Dopo avere individuato tutte le espressioni che la riguardano, analizzale e prova a costruire un ritratto della donna. 5 L espressione delirando deliziosamente (r. 55) presenta contemporaneamente due figure retoriche. Quali? 6 Elenca tutti gli aggettivi che connotano positivamente la condizione interiore di Jacopo. INTERPRETARE 7 8 9 Nella descrizione della natura compaiono elementi tipici sia della sensibilità neoclassica sia di quella preromantica. Quali sono? In che senso gli antichi sono definiti Beati (r. 60)? Quale capacità li differenzia dai moderni? Quale immagine della natura emerge nella lettera del 15 maggio? SCRIVERE PER... ESPORRE 10 In queste lettere emerge chiaramente la funzione delle illusioni esercitata, secondo Foscolo, nella vita umana. Facendo diretto riferimento al racconto e alle considerazioni di Jacopo, ragiona sull argomento in un testo espositivo di circa 25 righe. L AUTORE / UGO FOSCOLO / 587

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento