5 - Moderati e democratici per l’Italia

| 5 | MODERATI E DEMOCRATICI PER L ITALIA Romanticismo e Risorgimento Non siamo lontani dal vero se affermiamo che senza l impegno dei letterati non avrebbero avuto luogo il Risorgimento e l Unità d Italia. La letteratura della prima metà dell Ottocento, infatti, prepara e accompagna l elaborazione delle ideologie politiche che concorrono al risveglio della coscienza patriottica nella penisola. Gli scrittori partecipano al dibattito delle idee, si misurano con il pensiero politico e, soprattutto, stimolano quel rinnovamento morale e civile che rappresenta il nucleo fondamentale del nostro Romanticismo. L impegno degli intellettuali per la libertà Prefigurata già nelle visioni profetiche di Dante e Machiavelli e poi aggiornata da spiriti preromantici come Alfieri e Foscolo, l idea di nazione diventa nel primo Ottocento patrimonio comune e programma di azione collettiva. Come scrive Giuseppe Mazzini, se in passato il fervore patriottico non trovava «altra sorgente, altro campo, altro fine che l uomo, isolato, solitario, individuale , il Romanticismo trasforma ora la passione per la libertà in ambizione condivisa: tramontato il concetto dell autonomia dell arte, l opera artistica deve calarsi nella realtà e riflettere le tensioni e le aspirazioni diffuse nel proprio tempo. La letteratura, in particolare, ha il compito di riaffermare la propria funzione civile e di adoperarsi attivamente per la costruzione dell identità nazionale italiana. Questo sforzo produce un ventaglio di proposte e visioni diverse, specie dopo il fallimento dei moti del 1830-1831, quando i patrioti abbandonano le pratiche cospirative e gli estemporanei tentativi insurrezionali per mettere a punto programmi più compiuti, esposti in trattati politici da sottoporre all opinione pubblica. | LA CORRENTE MODERATA | La proposta riformatrice Lo schieramento moderato, pur molto composito, è costituito da pensatori accomunati da una matrice cattolica antigiacobina. Timorosi di possibili rigurgiti rivoluzionari, essi ritengono che l indipendenza italiana debba essere il risultato di una politica di caute riforme promosse dall alto. il pensiero, tra gli altri, di Massimo d Azeglio (1798-1866). 552 / IL PRIMO OTTOCENTO Frédéric Sorrieu, La Repubblica universale, democratica e sociale, 1848. Parigi, Musée Carnavalet. L ala più avanzata del cattolicesimo italiano è comunque ostile alla Restaurazione e al legittimismo monarchico, e riconosce la necessità di risolvere la questione nazionale accogliendo gli ideali di libertà e progresso sostenuti dalla borghesia. Gioberti e il neoguelfismo Il massimo rappresentante di questa tendenza è Vincenzo Gioberti (18011852), che assegna all Italia il privilegio di possedere un «primato fra le nazioni civili in quanto sede del Papato. Da tale convincimento nasce il progetto neoguelfo : abbandonate le posizioni più retrive, la Chiesa deve porsi alla guida della nazione per costruire una confederazione di Stati autonomi, capeggiata dal Piemonte sul piano politico-militare, ma affidata moralmente alla guida e all autorità del papa. In tal modo, gli italiani potranno celebrare il proprio risorgimento politico e civile, che si accompagnerà alla rinascita delle lettere attuata attraverso il richiamo orgoglioso all antica lezione spirituale di Dante. | LA CORRENTE DEMOCRATICA | La libertà con tutti i mezzi L obiettivo finale perseguito dalla corrente democratica l unità nazionale non differisce da quello coltivato dagli intellettuali moderati. Diversi sono, però, i tempi e soprattutto i mezzi previsti per attuarlo. Il progetto di un rinnova-

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento