Mirra

IN BREVE Saul, il vecchio re di Israele, personaggio biblico, in un delirio di onnipotenza, compie azioni ingiuste di cui si pente fino a togliersi la vita. Il dramma di un uomo solo Il protagonista è l anziano re di Israele, Saul, che deve fronteggiare una crescente perdita di consenso e di fiducia da parte del popolo e dei suoi stessi familiari. Il profeta Samuele, dopo che il re ha risparmiato un nemico sconfitto, reputa Saul ribelle al volere divino e consacra nuovo re il più giovane David. Costui è una figura estremamente carismatica, in cui Saul vede il contraltare della propria decadenza e della propria progressiva mancanza di forze. Nonostante David sia leale e fedele al sovrano, questi si sente minacciato dal giovane e perciò lo bandisce dal regno, accusandolo di tradimento. Saul cade preda di una paura e di una follia che provengono dal suo stesso animo e che niente e nessuno possono più placare: è tormentato da visioni e sogna congiure contro la sua persona, e così, dopo aver riammesso in patria David, lo caccia una seconda volta. Alienatosi il favore di tutti specialmente dell amata figlia Micol, sposa di David e ormai completamente solo, Saul sfrutta l ultimo barlume di lucidità per togliersi la vita, reputando questa l unica soluzione praticabile per conservare la dignità di padre e di re. Il dubbio che lacera L opera si allontana dal consueto schema delle tragedie alfieriane, in cui si contrappongono tiranni e vittime. Saul è una figura eccezionale, perché incarna entrambi i ruoli: è vittima e tiranno di sé stesso, essendo incapace di accettare i propri limiti e di rispettare i dettami della natura e di Dio. La tragedia è povera di azione, essendo focalizzata sull analisi delle oscillazioni dell animo del protagonista, la cui interiorità occupa il centro della scena. Saul è un eroe moderno, che anticipa, grazie alla profondità psicologica che Alfieri ha saputo donargli, la complessità degli eroi romantici, lacerati da contraddizioni, desideri inappagabili e paure ancestrali. | MIRRA | Protagonista è una figura mitica, Mirra, vittima di una passione incestuosa per il padre, di cui si libera togliendosi la vita. Storia di un ossessione Composta nel 1784, la Mirra trae origine dall omonimo mito raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi. Nella versione del poeta latino, però, la protagonista è eloquente e risoluta nell affrontare il suo terribile dramma: ardentemente innamorata del padre, percepisce l orrore del proprio sentimento incestuoso, che cerca con forza di allontanare. In Alfieri, a parte l amore per il padre Ciniro, quasi tutto è diverso rispetto alla fonte classica: l eloquenza di Mirra è sostituita da un muro di silenzio e di reticenza che non le permette di confidare a nessuno i propri sentimenti. Il suo travaglio interiore esplode però drammaticamente proprio nel giorno del suo matrimonio con Pereo, l uomo che intende sposare nella speranza di scongiurare l ossessione incestuosa. Quando il padre viene a conoscenza dell amore di cui egli stesso è oggetto, Mirra si scaglia contro la spada del genitore, preferendo la morte alla vergogna per il sentimento tanto riprovevole da cui non è mai riuscita a liberarsi. Una tragedia della psiche Il dramma della protagonista è completamente interiorizzato: l azione è scarna ed essenziale, perché tutto accade nella mente di Mirra, sempre più sconvolta da una passione impura. A scontrarsi non sono personaggi in carne e ossa, ma le violente pulsioni che si danno battaglia nell animo della protagonista che le vive in una solitudine tragica e amplificate dalla consapevolezza dell abominio di un amore empio. Alfieri spinge fino all estremo il tentativo di Mirra di nascondere l imperdonabile segreto, facendola poi precipitare nel delirio e nel suicidio, vissuto come una catastrofe liberatoria. Proprio per questo la donna suscita una paradossale pietà: la sua giovinezza, la passione di cui è vittima e il tentativo di soffocare i fantasmi della sua coscienza alterata la rendono innocente agli occhi del lettore, martire involontaria di un sentimento che sconvolge l ordine naturale e morale della vita. 476 / IL SETTECENTO

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento