Classe di letteratura - volume 2

100 105 110 115 120 125 130 Quivi i lari plebei da le spregiate crete d umor fracidi e rei versan fonti indiscrete; onde il vapor s aggira, e col fiato s inspira. 97-102 Qui le case dei poveri (i lari plebei) rovesciano in strada cascate sconvenienti (fonti indiscrete) di liquami malsani e nocivi (fracidi e rei) dai vasi più umili (spregiate crete); da essi (onde) si diffonde (s aggira) un fetore (vapor) che si inala respirando (col fiato s inspira). Spenti animai, ridotti per le frequenti vie, de gli aliti corrotti empion l estivo die: spettacolo deforme del cittadin su l orme! 103-108 Animali morti (Spenti animai), abbandonati per le vie affollate (frequenti), riempiono il giorno d estate con le loro esalazioni malsane (aliti corrotti): che spettacolo ripugnante sul cammino (su l orme) dei cittadini! Né a pena cadde il sole che vaganti latrine con spalancate gole lustran ogni confine de la città, che desta beve l aura molesta. 109-114 E appena cala il sole, i carri dei rifiuti (vaganti latrine), con le coperture aperte (spalancate gole), percorrono (lustran) ogni quartiere della città, che, ancora sveglia, respira (beve) quell aria nociva (molesta). Gridan le leggi, è vero; e Temi bieco guata: ma sol di sé pensiero ha l inerzia privata. Stolto! E mirar non vuoi ne comun danni i tuoi? 115-120 Le leggi lo vietano, è vero; e Temi osserva con severità (bieco guata) quello che accade: ma la pigrizia dei privati cittadini (l inerzia privata) si cura soltanto di sé stessa. Cittadino dissennato! Non riesci a vedere, nel danno collettivo, anche il tuo stesso danno? Ma dove ahi corro e vago lontano da le belle colline e dal bel lago e da le villanelle, a cui sì vivo e schietto aere ondeggiar fa il petto? 121-126 Ahimè, ma dove corro, dove vado vagabondo, lontano dai bei colli e dal bel lago e dalle contadinelle, alle quali l aria così vivace e pura (schietto) fa ondeggiare il petto? Va per negletta via ognor l util cercando la calda fantasìa, che sol felice è quando l utile unir può al vanto di lusinghevol canto. 127-132 La mia appassionata ispirazione (calda fantasìa), che è felice solo quando può unire l utilità al merito (vanto) di un canto piacevole (lusinghevol), procede per una via trascurata (negletta), cercando sempre (ognor) l utile sociale. 97 Quivi: in città. lari: per metonimia ca- se ; nella religione romana i lari erano le divinità protettrici della casa. 98 spregiate crete: per metonimia pitali , vasi da notte . 408 / IL SETTECENTO 99 umor: sono le deiezioni umane. fra- cidi: forma antica per fradici , marci . 108 del cittadin: singolare collettivo. 110 vaganti latrine: i carri stercorari, che trasportavano i liquami organici fuori dal- la città. Teoricamente dovevano muoversi di notte e con i coperchi chiusi, ma spesso tali regole non venivano rispettate. 116 Temi: nella mitologia classica era la dea della giustizia.

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento