Classe di letteratura - volume 2

FINESTRA SUL 900 90 95 100 105 110 115 120 125 130 Goldoni & Eduardo De Filippo della camicia, sbadiglia e si avvia verso il lavabo; intona la stessa litania con cui Concetta ha svegliato lui, per svegliare il figlio Tommasino) Tummasì, Tummasì, scétate songh e nnove! (Tommasino non risponde) Io lo so che stai sveglio, è inutile che fai finta di dormire. (riempie la bacinella d acqua, si insapona le mani e di tanto in tanto si rivolge ancora a Tommasino) Tommasì, scétate songh e nnove. E questo vuoi fare! Vedete se è possibile; nu cetrulo luongo luongo23 che dorme fino a quest ora! Io, all età tua, alle sette e mezza saltavo dal letto come un grillo per accompagnare mio padre che andava a lavorare. Lo accompagnavo fino alla porta, ci baciavo la mano perché allora si baciava la mano al genitore poi me ne tornavo e mi coricavo un altra volta. (ora si insapona la faccia e si lava il viso abbondantemente. Non trova l asciugamani e fa sforzi incredibili perché i rivoli dell acqua non gli corrano per la schiena. Finalmente trova l asciugamani e si asciuga il volto. Si rivolge al figlio con più autorità) Hai capito, svegliati? (visto che Tommasino non gli risponde, abbozza per quieto vivere) meglio ca nun te dongo retta, se no ci facciamo la croce a prima matina.24 tommasino (raggomitolato e sprofondato sotto le coperte, reclama) A zuppa e latte! luca E questa è la sola cosa che pensi: a zuppa e latte, a cena, a culazione, o pranzo alzati, a zuppa e latte te la vai a prendere in cucina perché non tieni i servitori. tommasino Se non me la portate dentro il letto non mi sòso.25 luca No, tu ti sosi, se no ti faccio andare a coricare all ospedale. concetta (tornando col barattolo di colla fumante) A colla (raggiunge il tavolo dov è il presepe per collocarvi sopra il barattolo di colla) Io nun capisco che o faie a ffà, stu Presebbio. Na casa nguaiata, denare ca se ne vanno e almeno venisse bbuono! tommasino (con aria volutamente distratta) Non viene neanche bene. luca E già come se fosse la prima volta che lo faccio! Io sono stato il padre dei Presepi venivano da me a chiedere consigli mo viene lui e dice che non viene bene. tommasino (testardo) A me non mi piace. luca questo lo dici perché vuoi fare il giovane moderno che non ci piace il Presepio il superuomo. Il Presepio che è una cosa commovente, che piace a tutti quanti tommasino (c.s.)26 A me non mi piace. Ma guardate un poco, mi deve piacere per forza? luca (per ritorsione, scuote violentemente la spalliera del letto, intimando al figlio) Sùsete!27 Hai capito sùsete? tommasino (dispettoso) A zuppa e latte! concetta (indifferente all atteggiamento del marito, si rivolge dolcemente al figlio) Alzati, bello di mammà, alzati! luca (a Concetta) Embè, si le porte a zuppa e latte dint o lietto ve mengo a coppa ab- 390 / IL SETTECENTO 23 nu cetrulo luongo luongo: un cetriolo lungo lungo. 24 meglio matina: è meglio che non ti dia retta, altrimenti cominciamo a farci il segno della croce (cioè a tormentarci) sin dalla prima mattina. 25 non mi sòso: non mi alzo dal letto. 26 c.s.: la didascalia significa come sopra , cioè ancora con testardaggine. 27 Sùsete!: alzati! Eduardo De Filippo in una scena della commedia Il sindaco del rione sanità nel 1962 al Teatro Nuovo di Milano.

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento