Classe di letteratura - volume 2

65 70 75 80 85 detto: facciamo la gara . Sta fresco lo voglio far rimanere a bocca aperta. Ho fatto pure i disegni, i progetti. Voglio fare una cosa nuova: sopra ci metto tutte casette novecento Concé, a colla l hai squagliata? concetta (sgarbata) Lucarié, io adesso mi sono alzata. Se mi date il permesso di vestirmi per andare a fare la spesa, bene, e se no ci sediamo e ci mettiamo agli ordini di Lucariello. (siede e incrocia le braccia). luca (aggressivo) Non l hai squagliata ancora? concetta No. luca E io aieressera che te dicette?22 Domani mattina, appena ti svegli, prima di fare il caffè, squaglia la colla, perché se no non posso lavorare e il Presepio non è pronto per domani . concetta (si alza di scatto, prende il barattolo della colla e si avvia per la sinistra) Ecco pronto, andiamo a squagliare la colla, così stamattina mangiamo colla! Quando viene Natale è un castigo di Dio! (esce e si sente la sua voce che si allontana) Colla, pastori puzza e pittura! luca (gridando come per sopraffare gli apprezzamenti della moglie) Sei vecchia, ti sei fatta vecchia! (finalmente decide di alzarsi; scende dal letto, si avvicina alle sacre immagini sul comò, e facendo un piccolo inchino e sollevando lo sguardo mistico verso i santi, si fa il segno della croce; si avvicina poi alla sedia ai piedi del letto, prende i pantaloni lisi, e se li infila non senza difficoltà; poi torna verso il comodino, si mette in testa il berretto appeso alla testata del letto, tenta di bere il caffè, ma il cattivo sapore lo costringe a sputare il sorso; ancora tremante per il freddo, si rimbocca le maniche 22 aieressera che te dicette?: ieri sera che cosa ti dissi? Un mercatino di Natale a Napoli, in una fotografia del 1961. L AUTORE / CARLO GOLDONI / 389

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Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento