Classe di letteratura - volume 2

un esigenza di maggiore serietà e compostezza. L area geografica privilegiata di questo recupero è, non a caso, la Toscana, dove la notevole influenza dell Accademia della Crusca sollecita soluzioni formali consolidate, più in linea con la prassi lirica italiana. In contrapposizione al diluvio stupefacente delle ingegnose creazioni barocche, questa tendenza si propone di recuperare la tradizione, sia per quanto riguarda la forma e il contenuto sia per quanto riguarda la morale, auspicando una conversione che rinneghi la sregolatezza incontrollata del marinismo. A queste posizioni si rifarà la restaurazione classicistica di fine Seicento e Settecento, capeggiata, come vedremo, dai poeti dell Accademia dell Arcadia. Sala delle pale e delle gerle all Accademia della Crusca, Firenze. La letteratura nella corte barocca: un ornamento superfluo Nell ottica di una maggiore sicurezza culturale, sociale ed economica, la scelta della carriera ecclesiastica (già praticata in un epoca che pure si può definire laica , quale quella rinascimentale) torna a essere prevalente. La corte rimane un centro culturale importante, ma il ruolo dell intellettuale è ormai subalterno, riflesso di una società in cui la letteratura ha perso importanza. L esercizio della cortigianeria continua a essere necessario e, del resto, congeniale a molti poeti del tempo inclini alla piaggeria, che però, al tempo stesso, lamentano i tradimenti e le calunnie: «Hanno colà tra mille insidie in corte / Tradimento e Calunnio albergo e sede, / dal cui morso crudel trafitta a morte / è l Innocenza e lacera la Fede , scrive ancora Marino. Ma la produzione letteraria è considerata sempre più come accessoria e ornamentale, anche perché i capitali investiti nella promozione artistica sono meno ingenti rispetto al passato. Prevalgono infatti altre esigenze: nel campo religioso c è bisogno di teologi, predicatori ed educatori; in quello civile, le mansioni burocratiche o amministrative sono ormai appannaggio di un personale tecnico dotato di specifiche competenze (dai giuristi ai cancellieri). Persino nell ambito più strettamente culturale, i letterati perdono terreno rispetto ad altre forme di produzione artistica (dalla pittura, all architettura, alla musica). Anche l edito- ria, dopo gli splendori dell epoca rinascimentale, conosce in Italia un periodo di decadenza. Una prima alternativa: l accademia Nel Seicento continuano a prosperare le accademie. Sebbene sempre più slegate dalla società, esse rappresentano istituzioni rilevanti per dare visibilità e organizzazione agli intellettuali, che vi trovano una legittimazione del proprio lavoro culturale sempre più vacillante nell universo cortigiano. Il numero delle accademie cresce a vista d occhio: in Italia se ne contano circa tremila, sorte nei grandi centri come in città periferiche, anche se molte di queste, prive di programmi e di strutture organizzative, hanno una semplice finalità mondana, riducendosi a punti di incontro conviviali e niente più. Una seconda alternativa: la Chiesa Molto importante, nella società secentesca, è anche il ruolo della Chiesa, come abbiamo evidenziato a proposito della sua attività di controllo sulla produzione intellettuale. Il suo impegno non si risolve però soltanto in questa pur fondamentale opera di censura; essa conferma anche, e anzi accentua, la propria funzione di produttrice di cultura. Non sorprende, in questo senso, che nel corso del secolo aumenti il numero degli intellettuali ecclesiastici, molti dei quali impiegati nell insegnamento e nell attività politico-culturale svolta dalla Compagnia di Gesù. L EPOCA E LE IDEE / 33

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Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento