Classe di letteratura - volume 2

30 35 40 45 50 55 delitti non sono provati. Ma io aggiungo di più, ch egli è un voler confondere tutt i rapporti13 l esigere che un uomo sia nello stesso tempo accusatore ed accusato,14 che il dolore divenga il crociuolo15 della verità, quasi che il criterio di essa risieda nei muscoli e nelle fibre di un miserabile.16 Questo è il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati e di condannare i deboli innocenti. Ecco i fatali inconvenienti di questo preteso criterio di verità, ma criterio degno di un cannibale,17 che i Romani, barbari anch essi per più d un titolo, riserbavano ai soli schiavi, vittime di una feroce e troppo lodata virtù.18 [ ] Non è difficile il rimontare19 all origine di questa ridicola legge, perché gli assurdi stessi che sono da una nazione intera adottati hanno sempre qualche relazione ad altre idee comuni e rispettate dalla nazione medesima.20 Sembra quest uso preso dalle idee religiose e spirituali, che hanno tanta influenza su i pensieri degli uomini, su le nazioni e su i secoli. Un dogma infallibile ci assicura che le macchie contratte dall umana debolezza e che non hanno meritata l ira eterna del grand Essere, debbono da un fuoco incomprensibile esser purgate;21 ora l infamia è una macchia civile, e come il dolore ed il fuoco tolgono le macchie spirituali ed incorporee, perché gli spasimi della tortura non toglieranno la macchia civile che è l infamia? Io credo che la confessione del reo, che in alcuni tribunali si esige come essenziale alla condanna, abbia una origine non dissimile, perché nel misterioso tribunale di penitenza22 la confessione dei peccati è parte essenziale del sagramento.23 [ ] La tortura [ ] si dà ai supposti rei quando nel loro esame cadono in contradizione, quasi che il timore della pena, l incertezza del giudizio, l apparato24 e la maestà del giudice, l ignoranza, comune a quasi tutti gli scellerati e agl innocenti, non debbano probabilmente far cadere in contradizione e l innocente che teme e il reo che cerca di coprirsi; quasi che le contradizioni, comuni agli uomini quando sono tranquilli, non debbano moltiplicarsi nella turbazione25 dell animo tutto assorbito nel pensiero di salvarsi dall imminente pericolo. Questo infame crociuolo della verità è un monumento ancora esistente dell antica e selvaggia legislazione, quando erano chiamati giudizi di Dio le prove del fuoco e dell acqua bollente26 e l incerta sorte dell armi,27 quasi che gli anelli dell eterna catena, che è nel seno della prima Cagione, dovessero ad ogni momento essere disordinati e sconnessi per li frivoli stabilimenti umani.28 La sola 13 confondere tutt i rapporti: sovverti- re ogni logica. 14 un uomo accusato: Beccaria rifiuta l uso della tortura come mezzo per spingere l accusato a confessare, cioè a divenire accusatore di sé stesso. 15 crociuolo: crogiolo, cioè, fuor di metafora, strumento con il quale si raggiunge la verità. 16 quasi che di un miserabile: con la tortura si rischia di far diventare criterio di verità la maggiore o minore resistenza fisica del torturato. 17 cannibale: selvaggio, barbaro. 18 una feroce e troppo lodata virtù: l autore non condivide la tradizionale esaltazione dei costumi degli antichi romani (come quella che, per esempio, ne faceva Machiavelli). 19 rimontare: risalire. 20 gli assurdi nazione medesima: le as- surdità di un sistema giuridico sono sempre conseguenza di una cultura condivisa. La polemica di Beccaria è rivolta come si vede subito dopo verso le istituzioni religiose che influenzano quelle statali. 21 Un dogma purgate: Beccaria si riferisce all espiazione delle pene nel Purgatorio. del grand Essere: di Dio. 22 nel misterioso tribunale di penitenza: nel sacramento della confessione. 23 sagramento: sacramento. 24 apparato: solennità. 25 turbazione: turbamento, agitazione. 26 giudizi bollente: il giudizio di Dio (o ordalia ) era nel Medioevo una prova dolorosa alla quale veniva sottoposto un accusato (per esempio quella dell acqua bollente o del ferro rovente), e il cui esito (la presenza o meno di lesioni o i tempi di guarigione), considerato come diretta manifestazione della volontà divina, era determinante per il riconoscimento dell innocenza o della colpevolezza. 27 l incerta sorte dell armi: «i duelli giudiziari, nei quali due campioni combattevano fra loro, essendo legata la sorte dell imputato alla vittoria o alla sconfitta di chi lo rappresentava (Armani). 28 quasi che frivoli stabilimenti uma ni: come se le leggi della natura (gli anelli dell eterna catena), che hanno origine da Dio (che è nel seno della prima Cagione, letteralmente del principio primo ), dovessero continuamente entrare in crisi (essere disordinati e sconnessi) a causa delle mutevoli aspettative degli uomini (per li frivoli stabilimenti umani). L AUTORE / CESARE BECCARIA / 305

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Dal Seicento al primo Ottocento