T3 ANALISI ATTIVA - Alta è la notte

Alta è la notte / T3 / Vincenzo Monti, Pensieri d amore, 8 / L assenza dell amata in una notte stellata / Nel 1782 Monti si innamora di Carlotta Stewart, conosciuta a Firenze nel salotto letterario della poetessa Fortunata Sulgher Fantastici, e coltiva per alcuni mesi il progetto di sposarla. Il disegno non va però a buon fine, e la delusione passiona le si traduce in elegia del sentimento e della natura nelle lasse dei Pensieri d amore. Si tratta di 10 componimenti, ispirati da una traduzione francese del romanzo I dolori del giovane Werther (1774) di Goethe, che verranno pubblicati nel 1783. Ri portiamo qui il più celebre, l ottavo. METRO Endecasillabi sciolti. 5 10 15 20 Alta è la notte, ed in profonda calma dorme il mondo sepolto, e in un con esso par la procella del mio cor sopita. Io balzo fuori delle piume, e guardo; e traverso alle nubi, che del vento squarcia e sospinge l iracondo soffio, veggo del ciel per gl interrotti campi qua e là deserte scintillar le stelle. Oh vaghe stelle! e voi cadrete adunque, e verrà tempo che da voi l Eterno ritiri il guardo e tanti soli estingua? E tu pur anche coll infranto carro rovesciato cadrai, tardo Boote, tu degli artici lumi il più gentile? Deh, perché mai la fronte or mi discopri, e la beata notte mi rimembri che al casto fianco dell amica assiso a suoi begli occhi t insegnai col dito! Al chiaror di tue rote ella ridenti volgea le luci; ed io per gioia intanto a suoi ginocchi mi tenea prostrato, 1 Alta: fonda, inoltrata. 2-3 in un sopita: insieme al mondo spro fondato nel sonno (con esso) sembra asso pita la tempesta (procella) del mio cuore. 4 delle piume: dal letto. 5-6 che soffio: che l impetuoso (iracondo) soffio del vento sfrangia e spazza via. 7-8 veggo stelle: vedo scintillare qua e là, negli spazi (campi) celesti interrotti dal le nubi, le stelle solitarie (deserte). 9 vaghe: insieme belle e vaganti (ri spetto al punto di osservazione terrestre) nel firmamento. e voi: anche voi. 10-11 verrà tempo estingua?: verrà un gior no in cui Dio distoglierà da voi il suo sguar do, spegnendo tante luci splendenti (soli)? 12 tu pur anche: persino tu. carro: quello formato dalle stelle dell Orsa Maggiore, di cui si parla al verso successivo. 13 tardo Boote: lenta Orsa Maggiore (in 252 / IL SETTECENTO dicata con il suo nome greco). Lo spo stamento apparente dell Orsa Maggiore è lento a causa della sua posizione rispetto all osservatore. 14 degli artici gentile: la più nobile tra le costellazioni (lumi) settentrionali (artici). 15 Deh: interiezione tipica della tradizio ne lirica italiana. la fronte or mi discopri: ora illumini il mio volto; se invece la fron te, come intendono alcuni commentato ri, è quella della costellazione, e non del poeta, la frase significa ora mi mostri il tuo volto , mi appari . 16 rimembri: ricordi (così al v. 25 rimembranze è sinonimo del sostantivo ricordi ). 17 che: quando, in cui. amica: donna ama ta. assiso: seduto. 18 insegnai: indicai. 19 rote: le ruote del carro, vale a dire le stelle dell Orsa Maggiore, oppure, secon do altri commentatori, gli apparenti movi menti circolari della costellazione; si tratta comunque di un vocabolo di ascenden za dantesca. 20 luci: occhi. Le parole valgono prostrare Prostrare significa letteralmente stendere a terra , abbattere , atterrare , o annientare completamente (anche uccidendo) : «prostrare l esercito nemico . Ma certamente più diffuso è oggi l uso figurato, nel senso di indebolire , fiaccare , privare totalmente dell energia fisica o psichica : «la lunga convalescenza lo ha prostrato ; «è ancora prostrato dal grave colpo ricevuto con quella notizia . Con altro senso figurato, possiamo dire «prostrare l orgoglio, la vanità di qualcuno , oppure «prostrare l arroganza dell avversario : in casi come questi che cosa vuol dire il verbo?

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento