Classe di letteratura - volume 2

IN BREVE In polemica con i puristi pubblica nel 1817 il trattato Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca. Testo PLUS Per il giorno onomastico della mia donna Teresa Pikler In tutti i generi che attraversa, l opera di Monti si caratterizza per una grande sapienza formale, per la duttilità e l equilibrio della sua lingua e del suo stile. il principio secondo cui occorre avere riguar di non tanto per la lingua originale, quanto per quella in cui si traduce, Monti realizza una versione uniforme dal punto di vista stilistico, solenne nei toni e priva delle asperità tipiche di ogni traduzione letterale. La fase austriacante Con la Restaurazio ne, il vecchio poeta tenta di farsi benvolere dai nuovi dominatori scrivendo versi servili, come quelli con cui celebra il ritorno degli austriaci a Milano: il Mistico omaggio (1815), in onore dell arciduca Giovanni, e il Ritorno di Astrea (1816), in onore dell impe ratore Francesco I. L acceso dibattito sulla questione della lingua è invece l occasione per Monti, vali damente sostenuto dal genero Giulio Pertica ri e da altri amici, di ingaggiare un aspra po lemica con Antonio Cesari e i puristi: da qui scaturisce la stesura del trattato Proposta di Mariano Rossi, L ispirazione del poeta, 1785. Collezione privata. alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca (1817), con cui egli si rivela «il più significativo esponente del classicismo lin guistico (Serianni), rifiutando il modello trecentesco e auspicando una lingua comune, aperta agli apporti non toscani. Il poeta, ormai in declino, scrive ancora qualche notevole composizione, come l idillio Le nozze di Cadmo e d Ermione (1825), alcuni sonetti di carattere intimo, il Sermone sulla mitologia (1825) una dissertazione in versi in difesa della mitologia e dello stile ne oclassico e un affettuosa e dolorosa canzone libera dedicata alla moglie, Per il giorno onomastico della mia donna Teresa Pikler (1826). Spunti per un bilancio Monti è l ultimo esponente di una cultura cortigiana che as segnava al poeta compiti essenzialmente celebrativi. Egli scrive indifferentemente per il pa pa, per i rivoluzionari, per Napoleone e per gli austriaci perché, nella sua visione dell arte, le idee contano meno della forma, l impegno ideologico meno dell abilità artistica. Fran cesco De Sanctis ha sostenuto in proposito che a Monti «mancava la serietà di un conte nuto profondamente meditato e sentito, mancava il carattere . Tuttavia, se in passato la critica ha spesso rimproverato a Monti la facilità con cui egli esprimeva il proprio consen so ai potenti che si succedevano sulla scena politica, oggi si tende piuttosto a sottolinea re la sua duttilità di artista di fronte al mondo, di cui di volta in volta sentiva il fascino e con cui cercava di porsi in sintonia. stata inoltre rivalutata la sua capacità di trasformare in letteratura tutto ciò che il suo spirito percepiva. I suoi versi, basati in gran parte su un gusto decorativo esteriore, refrattario a ri flettere i concreti problemi umani (come aveva ben colto Leopardi, definendolo «poeta dell orecchio e dell immaginazione, del cuore in nessun modo ), possono risultare estra nei alla sensibilità odierna; eppure, a Monti va riconosciuto l importante merito storico di aver trasmesso alla generazione successiva (quella di Foscolo, di Manzoni e dello stesso Leopardi) il repertorio di temi, motivi e immagini e il linguaggio poetico della grande tra dizione lirica italiana nata con Dante e Petrarca. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL SETTECENTO / 251

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento