Classe di letteratura - volume 2

540 545 550 Non fu Enea che parlò, lo disse Amore. Si parta E l empio moro stringerà il mio tesoro? No Ma sarà frattanto al proprio genitor spergiuro il figlio? Padre, amor, gelosia, numi, consiglio! Se resto sul lido, se sciolgo le vele, infido, crudele mi sento chiamar. E intanto, confuso nel dubbio funesto, non parto, non resto ma provo il martire che avrei nel partire, che avrei nel restar. (parte) Fine dell atto primo 539 l empio moro: il perfido Iarba. 540 il mio tesoro: Didone. 541-542 sarà il figlio?: il figlio calpeste rà il giuramento fatto al padre? 543 consiglio!: consigliatemi! 544-547 Se resto chiamar: se rimango (Se resto sul lido), mi sento chiamare in fedele (infido) al giuramento fatto al pa dre; se parto (se sciolgo le vele) mi sento chiamare crudele da Didone. 549 dubbio funesto: incertezza ango sciosa. 550 non parto, non resto: non mi decido né a partire né a rimanere. 551 martire: dolore; l accento cade sulla i. DENTRO IL TESTO Lo sdegno di Didone e i dubbi di Enea Il trattamento cortigiano del modello I contenuti tematici Alla rivelazione della dura necessità della par tenza del suo innamorato, Didone manifesta non solo dolore, ma anche sdegno. A poco servono gli argomenti che l eroe troiano le presenta per convincerla dell impossibilità di venir meno al suo dovere: la regina sente di essere stata ingannata e di aver subìto un affronto inaccettabile. Rivendica così i pro pri meriti nei confronti di Enea, che, profugo, ella ha accolto nel proprio regno e nel pro prio cuore. Da parte sua, l eroe non sembra insensibile alla sofferenza della donna, tan to da apparire molto indeciso sul da farsi. Il conflitto insanabile fra ragioni individuali e prescrizioni del fato, che in Virgilio costi tuiva il contenuto fortemente tragico dell e pisodio, appare edulcorato e, per così dire, addomesticato in senso cortigiano. Meta stasio non può presentare alla sensibilità Giambattista Tiepolo, Mercurio esorta Enea alla partenza, 1760 ca. Vicenza, Villa Valmarana. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL SETTECENTO / 245

Classe di letteratura - volume 2
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Dal Seicento al primo Ottocento