Classe di letteratura - volume 2

Il lento progresso dell erudizione La stampa italiana, infatti, è inizialmente quasi del tutto appannaggio di eruditi che, pur tentando di stimolare il confronto culturale anche al di fuori delle biblioteche e delle accademie, continuano a muoversi all interno di una cerchia elitaria di specialisti, non riuscendo a penetrare in profondità nel tessuto sociale. Avvicinandosi ai presupposti filosofici dell Illuminismo e aspirando a influenzare il potere politico, comunque, essi promuovono una prima importante opera di divulgazione di una nuova cultura. Particolarmente rilevante è in questo senso la polemica del principale dotto italiano del Settecento, Ludovico Antonio Muratori (1672-1750), contro il sapere «sterile : quello, cioè, che indugia nel «ricercare le minuzie e si compiace di astratte pedanterie, perdendo di vista il lato più fecondo e istruttivo della conoscenza (come, per esempio, la Storia). Anche gli eruditi italiani sanno muoversi in diversi campi (la scienza, l arte, ma anche i comportamenti mondani), abbandonando le polverose leziosità del passato per trasmettere una cultura meno approfondita ma più concreta e accattivante: è il caso delle opere del veneziano Francesco Algarotti (17121764), uno dei più eccentrici poligrafi settecenteschi, autore tra l altro del Newtonianismo per le dame, una sorta di prontuario didattico-scientifico rivolto al pubblico crescente delle signore dell alta società. Il giornale dell Illuminismo italiano: Il Caffè Per assistere alla nascita, in Italia, di una forma moderna di giornalismo dobbiamo attendere la seconda metà del secolo. In quest epoca si sviluppa pienamente un giornalismo d opinione che non si limita a raccogliere recensioni librarie e a discutere di critica letteraria, ma interviene sulle più controverse questioni culturali e politiche. La più importante espressione di questa tendenza è Il Caffè , periodico fondato nel 1764 a Milano (ma stampato a Brescia, allora in territorio veneto, per sfuggire ai rigori della censura imperiale) da Pietro la parola POLIGRAFO / Si definisce poligrafo un autore capace di cimentarsi in vari argomenti, talvolta anche di natura disparata. Questa versatilità, tuttavia, può accompagnarsi a una mancanza di interessi autentici o a una scarsa profondità di pensiero (è il caso di molti letterati italiani settecenteschi). 214 / IL SETTECENTO Pietro Verri (1728-1797), fondatore del periodico "Il Caffè" nel 1764. Verri e da un ristretto ma vivace gruppo di giovani aristocratici, già uniti tra loro in un sodalizio che ostentava uno spirito battagliero sin dal nome, la già citata Accademia dei Pugni (nata anch essa a Milano nel 1761). Il Caffè è il primo giornale italiano che dà risonanza alle nuove idee che vanno maturando in Europa: un foglio d avanguardia con il quale i suoi redattori si propongono di dare una scossa alla cultura tradizionale e ai pregiudizi scientifici, politici e letterari, conducendo con grande fervore polemico una lotta senza quartiere contro ogni forma di sapere pedantesco e polveroso. I contenuti del Caffè Il titolo della testata allude al luogo di incontro e di discussione per eccellenza tra individui di ogni condizione appunto il caffè , mentre nell ampio ventaglio degli argomenti proposti si può cogliere l influenza del modello culturale dell Enciclopedia. I temi trattati nelle pagine del periodico sono infatti assai eterogenei: vi si trovano analisi sulla situazione economica del Milanese, proposte di introduzione di nuove coltivazioni nelle campagne lombarde, riflessioni sul sistema fiscale, articoli in cui si esaltano i progressi della medicina e della scienza; ma non mancano dissertazioni di più schietta natura letteraria, come quelle riguardanti la questione della lingua, che nel Settecento torna di grande attualità.

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento