Classe di letteratura - volume 2

DENTRO IL TESTO Un protagonista circondato I contenuti tematici A corte sono tutti preoccupati della condizione psicologica di Amleto: i compagni di università Rosencrantz e Guildenstern (che compaiono nella parte immediatamente precedente della scena qui antologizzata) per amicizia; la madre per affetto; il re per timore che il suo delitto venga scoperto. Claudio è infatti consapevole della propria colpa e dell ipocrisia con cui la maschera, come emerge dalla battuta pronunciata a parte ai vv. 25-29. C è infine Ofelia, ansiosa della sorte di Amleto per amore: l amore che lui le aveFerdinand-Victor-Eugène Delacroix, Amleto e va promesso e che ora invece sembra deciOfelia, 1840. Parigi, Museo del Louvre. so a negarle. Ofelia è la vera eroina tragica, emarginata senza colpa dal cuore di colui al quale si era votata. Il suo soliloquio (vv. 127-141) esprime in modo drammatico lo sconcerto e la disperazione per la rovina del nobile spirito (v. 127) del principe di Danimarca. Vivere o morire? Il monologo di Amleto esprime il tormento interiore del personaggio. Egli si chiede se sia meglio vivere o morire (Essere o non essere, v. 33): con la morte, infatti, cesserebbero le sofferenze terrene, e all ansia subentrerebbe un sonno eterno; ma chi garantisce che tale sonno non sia pieno di incubi, e che dunque l esistenza dopo la morte non sia peggiore della vita stessa? Frenato da tale dubbio, Amleto non ha il coraggio di suicidarsi, anche se è consumato dall angoscia: è la condizione personale del personaggio, ma anche sembra dire Shakespeare quella di tutti gli esseri umani (La coscienza, così, fa tutti vili / così il colore della decisione / al riflesso del dubbio si corrompe, vv. 65-67). La meditazione del protagonista sui dolori che caratterizzano l esistenza, in altre parole, trascende la sua situazione contingente per assumere un significato di portata universale. Il pessimismo di un antieroe Nelle parole di Amleto si delinea il ritratto di un personaggio dominato da una visione pessimistica della vita. Egli ritiene il dolore una dimensione necessariamente connessa all esistenza umana; non manifesta alcuna fede nei valori della giustizia e della bellezza; prova, di fronte alla prospettiva dell azione, una sorta di rigetto, convinto com è che essa non possa mutare la sostanza eterna delle cose. Amleto appare dunque come «un antieroe malinconico e raziocinante (Terreni), convinto come si è espresso, a proposito della sua figura, il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche nel celebre saggio La nascita della tragedia (1872) che «la conoscenza uccide l azione e che «per agire occorre essere avvolti nell illusione . VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Perché il re si riferisce a sé stesso e a Polonio con l espressione legittime spie (v. 5)? 2 A chi si riferisce Ofelia quando parla di un animo nobile (v. 85)? 3 Elenca nella tabella a lato i mali che Amleto individua nella vita umana riportandoli in un lessico più attuale. 166 / IL SEICENTO Testo di Shakespeare Parafrasi oltraggi di fortuna i colpi di un destino avverso

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento