Classe di letteratura - volume 2

80 85 90 95 100 105 110 115 e Sancho (che già sapeva, informato dal baccelliere, in che stato era il suo padrone), trovate la nipote e la governante che piangevano, cominciò a contrarre la bocca e giù a spargere lacrime. Finita la confessione, il curato venne fuori dicendo: «Muore davvero, e davvero è in senno Alonso Quijano il Buono; ben possiamo entrare perché faccia testamento . Questa notizia fu un tremendo incentivo per gli occhi pieni di lacrime della governante, della nipote e di Sancho Panza, suo devoto scudiero, così che li fece scoppiare in pianto dirotto ed emettere mille profondi sospiri dal petto; perché davvero, come talvolta si è detto, sia quando don Chisciotte fu solamente Alonso Quijano il Buono, sia quando fu don Chisciotte della Mancha, fu sempre di carattere mite e di modi piacevoli e per questo era benvoluto non solo da quelli di casa sua, ma da quanti lo conoscevano. Entrò il notaio con gli altri e, dopo ch egli ebbe scritto l intestazione del testamento, don Chisciotte, raccomandata la sua anima con tutte quelle particolari formule cristiane che si richiedono, giunto ai legati,9 disse: «Item,10 è mia volontà che di certi denari che ha Sancho Panza, ch io nella mia pazzia feci mio scudiero, essendoci stati tra lui e me certi conti di dare e avere, non gli si faccia carico, né gli si chieda alcun conto, anzi se, dopo che si sarà pagato di ciò che gli devo, avanzerà qualcosa, tale rimanenza, che sarà ben poca, sia sua, e buono pro gli faccia.11 E se come, da pazzo, contribuii a fargli dare il governo dell isola, potessi ora, da savio, dargli quello di un regno, glielo darei, perché la semplicità12 della sua indole e la fedeltà del suo comportamento lo meritano . Poi, volgendosi a Sancho, gli disse: «Perdonami, amico, di averti messo nella condizione di sembrare pazzo come me, facendoti cadere nell errore in cui io sono caduto, cioè che vi siano stati e vi siano cavalieri erranti nel mondo . «Ah! rispose Sancho, piangendo. «Non voglia morire la signoria vostra, signor mio, ma accetti il mio consiglio e campi molti anni, perché la maggior pazzia che un uomo può fare in questa vita è di lasciarsi morire così, su due piedi, senza che nessuno l uccida e non lo finisca altra mano che quella della malinconia. Cerchi di non esser pigro e si alzi da questo letto, e andiamocene in campagna vestiti da pastori, come siamo rimasti d accordo: chissà che dietro qualche cespuglio non troviamo la signora donna Dulcinea disincantata, in modo che non si possa vedere niente di più bello. Se è che se ne muore dal dispiacere di vedersi vinto, getti la colpa su di me, dicendo che la scavalcarono perché io avevo messo male le cinghie a Ronzinante, tanto più che la signoria vostra avrà visto nei suoi libri di cavalleria che è una cosa ordinaria che i cavalieri si scavalchino a vicenda e quello che è vinto oggi sarà vincitore domani . «Proprio così , disse Sans n, «e il buon Sancho Panza è bene informato sulla verità di questi casi . «Signori , disse don Chisciotte, «andiamo molto adagio; ché nei nidi d or è un anno, non v ha uccelli più quest anno.13 Io sono stato pazzo e ora sono savio: sono stato don Chisciotte della Mancha e ora sono, come ho detto, Alonso Quijano il Buono. Possa la mia sincerità e il mio pentimento ridarmi presso di voi la stima 9 legati: lasciti testamentari. 10 Item: allo stesso modo (avverbio lati- no usato negli atti notarili). 11 buono pro gli faccia: vada a suo vantaggio. 134 / IL SEICENTO 12 semplicità: schiettezza. 13 ché nei nidi quest anno: è un prover- bio, che significa, letteralmente, che tra un anno nei nidi non ci saranno più gli uccelli che ci sono ora. Equivale al detto acqua passata non macina più , ossia ciò che è stato è stato, ora bisogna guardare avanti. Don Chisciotte non vuole più saperne di cavalieri e imprese eroiche.

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento