Classe di letteratura - volume 2

Cervantes e noi Miguel de Cervantes occupa un posto di assoluto rilievo nella storia della letteratura mondiale per aver composto il primo romanzo moderno, il Don Chisciotte. Vissuto a cavallo di due secoli, l autore ha avvertito la crisi degli ideali rinascimentali e la forza, già barocca, dell inventiva, dell istinto e dell irrazionale, mediante la quale rappresenta un esistenza ormai sfuggente, ambigua e contraddittoria, in cui la letteratura e le sue splendide utopie si scontrano con la durezza della vita, finendo per soccombere. L intrepido e folle protagonista del suo capolavoro vuole rivivere le nobili imprese dei cavalieri erranti, vagheggiando un universo irrimediabilmente perduto e creando così una fulgida verità dell immaginazione, capace di soppiantare la squallida quotidianità. Per riscattare il dolore del vivere, la speranza di un altro mondo, sia pure di fantasia, è sempre possibile. Esplorando la realtà e i meandri della psicologia umana, insinuando il dubbio per minare granitiche certezze, Cervantes sfida la morale comune del proprio tempo esaltando un valore fondamentale, quello della libertà. Così don Chisciotte si rivolge al suo fedele scudiero, Sancho Panza: «La libertà, Sancho, è uno dei più preziosi doni che i cieli abbiano mai dato agli uomini; né i tesori che racchiude la terra né che copre il mare sono da paragonare a essa . Un insegnamento che l uomo moderno ha riconosciuto e accolto, anche se non sempre dai tempi di Cervantes a quelli odierni è stato in grado di metterlo in pratica e di viverlo con coerenza.

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento