Pagine di realtà - Fra scienza e fede passi avanti ma non

cazion CA e CIVI Pagine di realtà Edu Fra scienza e fede passi avanti ma non troppo L incomprensione del mondo religioso nei confronti delle novità scientifiche di Galileo è costata molto cara a quest ultimo. E oggi quali sono i rapporti tra scienza e fede? Secondo Vittorio Possenti (n. 1938), già ordinario di Filosofia politica all Università Ca Foscari di Venezia, nella cultura contemporanea manca la consapevolezza che esistono vari livelli di sapere e di conoscenza. Eppure sia la fisica sia la metafisica si fondano sulla capacità della ragione di fare domande. E di cercare risposte. Il filosofo Vittorio Possenti. Sul delicato rapporto tra scienza e fede, vera croce della modernità, notevoli passi avanti sono stati compiuti nel districare la matassa e numerose incomprensioni reciproche sono state sciolte. Ne rimangono però nello sfondo alcune di grande portata su cui l avanzamento è lento e contrastato, e la possibilità di equivoci ancora vigorosa. Le riassumo in tre domande: è fondato assumere che solo la conoscenza scientifica è conoscenza, e che filosofia e teologia non apportano alcun sapere? vero che il mondo è uscito dal nulla da solo, e che l evoluzione rende superfluo il creatore? O all inverso il big bang può essere inteso come una conferma della creazione? [...] Dal punto di vista conoscitivo la scienza, la filosofia di orientamento realistico e la teologia (intesa come fides quaerens intellectum, ossia come la fede che cerca la sua autocomprensione) sono accomunate dalla scelta per il realismo, cioè dall idea che con il nostro intelletto possiamo conoscere il reale e così acquietare almeno un poco la nostra sete di conoscenza. Esse, pur rimanendo conoscenze di ordine diverso anche per i metodi seguiti, sono più vicine di quanto possa sembrare, perché vi sono aree di tangenza o di sovrapposizione in cui occorre ascoltarsi reciprocamente e dialogare per comprendere le rispettive posizioni e i loro ambiti di validità. Si pensi al tema cosmologico e a quelli della creazione e dell evoluzione. La bellezza e il fascino del sapere scientifico riposano sull assunto che esista un ordine, in cui ci troviamo immersi, che si dà e insieme si vela, e che dobbiamo decifrare. Riflettendo sulla scienza e sulla cultura umana molti hanno osservato con buoni motivi che in casi decisivi la scienza riposa su un atto di fede razionale. Il principio cosmologico l assunto della scienza secondo cui in tutte le regioni dell universo valgono le stesse leggi fisiche e le stesse proprietà della materia che noi riscontriamo nella piccola parte dell universo che conosciamo rappresenta un atto di fede di tal genere. Se fossimo convinti che nel reale non vi è alcun senso intelligibile, non faremmo ricerche ed entreremmo nella disperazione più tragica, perché il nostro desiderio innato di sapere come stanno le cose sarebbe totalmente frustrato. I Greci erano convinti che il cosmo e l essere fossero intelligibili, e i cristiani lo sono ancora di più poiché apprendono che «In principio era il Logos , non che in principio vi fosse l assurdo o il non-senso, o l oscurità. Il Logos creatore ha impresso qualcosa della sua luce, del suo ordine e misura nell universo. All inizio della ricerca di numerosi padri della scienza moderna stava l intento ardente di conoscere qualcosa del creato per conoscere qualcosa del creatore. La nascita della scienza moderna in Europa è sorta in ambito cristiano. L atto di fede dello scienziato sulla almeno parziale intelligibilità del mondo può riposare o su una scommessa elevata verso l ignoto, oppure sul sentimento che una mente, un logos che non si mostra mai pienamente e che rimane velato nel mistero, abbia lasciato tracce di sé che possiamo seguire. Riconosco volentieri lo straordinario fascino delle ricerche scientifiche di astrofisica e di microfisica, senza dimenticare che le ricerche metafisiche non sono meno fascinose delle precedenti, e in genere più decisive per la ricerca ultima della verità delle cose. Non pochi riterranno quest ultima affermazione solo un auspicio o anzi una dichiarazione visionaria. E qui sta il punto: l immenso problema che rimane aperto tra scienza, filosofia e fede non concerne il fascino che ciascuna delle tre può esibire e l entusiasmo che può accendere, ma è un altro e di rilievo straordinario: riguarda la conoscenza umana, la 104

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento