I MAESTRI E I MOVIMENTI DEL SECONDO NOVECENTO

8 DAL DOPOGUERRA ALLA FINE DEL NOVECENTO Con la fine della Seconda guerra mondiale si ha la fine della centralità l arte richiede la partecipazione attiva del pubblico europea. La capitale artistica passa da Parigi a New York. Col boom economico degli anni Sessanta si ha poi un espansione dell economia e una maggiore disponibilità di capitali. Ciò si riflette nel campo artistico, dove l opera d arte diventa una forma di investimento. I MAESTRI E I MOVIMENTI DEL SECONDO NOVECENTO informale: termine indica il rifiuto della forma. coniato negli anni Cinquanta dal critico francese Tapié. All indomani della Seconda guerra mondiale molti artisti esprimono i drammi del proprio tempo attraverso un nuovo linguaggio soggettivo e istintuale (che nasce d impulso). Questo nuovo linguaggio nasce a Parigi e prende il nome di Informale; da qui si diffonde in Europa e poi in America dove prende il nome di Espressionismo astratto. Se il realismo e la figurazione sono superati anche l astrazione geometrica, con il suo rigore e i suoi limiti, non è adatta a esprimere la spaventosa crisi esistenziale scaturita dalla Guerra. Nell arte, quindi, si esclude ogni forma definita (sia geometrica sia figurativa) e si esalta la materia. L INFORMALE Nell ambito dell Informale si sviluppano tre direzioni principali: una concentrata sull aspetto gestuale del fare artistico; un altra orientata sul significato del segno; una rivolta alla materia e sulle sue caratteristiche tattili e cromatiche. A queste tre correnti si deve affiancare lo Spazialismo, la corrente fondata Lucio Fontana, Installazione ambientale, al Neon per la X Triennale di Milano, 1951, oggi rimontata nel Museo del Novecento, Milano istallazioni: opere d arte tridimensionali costituite da elementi e oggetti disposti in uno spazio; si diffondono a partire dagli anni Sessanta. 82 da LUCIO FONTANA (1899-1968) e che ha in comune con l Informale l assenza della forma. Fontana nato in Argentina da genitori italiani, studia in Italia e si dedica alla scultura astratta e figurativa. Durante il Secondo conflitto mondiale torna in Argentina e fonda lo Spazialismo. Nel 1946 pubblica il Manifesto Blanco dove scrive le linee guida del movimento, fra cui quella di adeguare l arte al progresso tecnico. Alla fine degli anni Quaranta, rientra in Italia e realizza opere d arte ambientali, cioè opere integrate negli spazi interni di edifici. La sua Struttura al neon per la Triennale, è costruita con un tubo al neon di 100 metri che disegna un arabesco su un controsoffitto blu. La struttura, fissata con cavi al soffitto, è una delle prime installazioni e sembra riproporre la traccia luminosa di una torcia mossa nel buio.

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi