Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3

L OSSESSIONE PER LA LUCE Dal 1890 Monet comincia una ricerca attenta sulle variazioni della luce. Prima si concentra su dei covoni di fieno poi, dal 1892, su La cattedrale di Rouen. Inizialmente le vedute dovevano essere solo due, ma poi viene sedotto dalle variazioni infinite dei giochi di luce sull architettura e ne dipinge una cinquantina. Vuole provare come attraverso un singolo soggetto si possano esprimere infinite sensazioni visive che rispondono ad altrettante reazioni emotive. La Cattedrale di Rouen, effetto sole, tramonto (1892, Musée Marmottan, Parigi), ad esempio, mostra le forme dell architettura quasi sciolte. Mentre nella Cattedrale di Rouen, la torre e il portale di San Romano, pieno sole (1893, Musée d Orsay, Parigi) la chiesa emerge dal fondo azzurro grazie a una rete di tocchi chiari che restituiscono la solidità dei marmi e della decorazione plastica della facciata. Il carattere sperimentale della serie è confermato anche dai titoli, molto descrittivi. LE NINFEE Nel 1890 Monet prende una casa con un magnifico giardino, a Giverny, un villaggio in Normandia non lontano da Parigi. Nel 1893 vi fa costruire uno stagno che riempie di ninfee. I fiori dello stagno diventano l oggetto prediletto delle sue osservazioni pittoriche, e il pretesto per il suo vero interesse: lo studio delle variazioni della luce. così che nasce la serie delle Ninfee, nella quale si assiste al lento processo dell artista verso l astrazione. Nell elaborazione finale del tema, infatti, non vi è più traccia del disegno, né di prospettiva. Monet rinuncia qui a tutte le regole del paesaggio: rinuncia all orizzonte, alla profondità e sovrappone i piani. Inoltre la grandezza della tela (2 metri di altezza) coinvolge inevitabilmente lo spettatore nello spettacolo di riflessi e vibrazioni di colori. Claude Monet, Le ninfee (Riflessi verdi), 1914-26, Musée de l Orangerie, Parigi

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi