San Giorgio

SAN GIORGIO La rottura definitiva con la tradizione gotica per Donatello avviene con la statua di San Giorgio, eseguita per una nicchia di Orsanmichele, per l Arte dei Corazzieri. Qui il santo è rappresentato come un condottiero romano. San Giorgio ha le parti del corpo disposte secondo lo schema classico del chiasmo (ossia l incrocio di due linee come nella lettera greca X ) tipico della scultura greca classica. In questo schema, chiamato anche contrapposto, al braccio flesso corrisponde la gamba tesa e, viceversa, al braccio teso la gamba flessa. Solenne e concentrato il santo sembra sul punto di muoversi dalla nicchia. La statua mostra infatti anche una leggera rotazione sul suo asse, la spalla destra è appena arretrata e lo scudo è leggermente ruotato. LO STIACCIATO Sul basamento del San Giorgio un rilievo raffigura il santo in lotta col drago per liberare la principessa. L episodio è ripreso da una raccolta medioevale di vite dei santi: la Leggenda aurea di Jacopo da Varagine, un testo fondamentale per l iconografia e la simbologia di molte opere d arte del Quattrocento e Cinquecento. Nell arcata dietro la principessa, Donatello adotta per la prima volta nella scultura la prospettiva brunelleschiana per rendere la profondità dello spazio. Per fare ciò utilizza la tecnica dello stiacciato ossia una tipo di rilievo molto basso, che emerge appena dal fondo. In questo modo, con pochissimi centimetri di spessore, Donatello crea l illusione della profondità e ottiene effetti di chiaroscuro quasi pittorici. Donatello, San Giorgio, 1415-17, per Orsanmichele ora Museo Nazionale del Bargello, Firenze 14

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Dal Rinascimento al Rococò