LE REGOLE DEL GALATEO

Le regole del galateo

«La classe non è vuota apparenza, ma considerazione e riguardo per il mondo che ci circonda». Quando, nel 1550, monsignor Della Casa scrisse il suo Galateo, un insieme di regole e di buone maniere da seguire per vivere in società, sicuramente non aveva idea di quanto i ritmi frenetici della vita moderna avrebbero modificato le nostre abitudini e, in particolare, il modo di consumare i pasti. Se alcune regole sono sempre valide, in ogni epoca le norme del galateo vanno riviste per trovare il piacere della convivialità e dell’ospitalità. Così, con il tempo, “galateo” è diventato sinonimo di “corretto comportamento nelle varie situazioni” e si è trasformato in “bon ton”.

Saper stare a tavola

È importante che anche chi serve a tavola sappia che cosa si può e che cosa non si deve fare quando ci si trova a tavola: queste regole sono per lo più logiche, dettate dal buon senso e dal buon gusto. Vediamo brevemente le principali.

La posizione

  • Mangiando bisogna tenere una posizione eretta ma non rigida, stare non troppo vicini al tavolo, portare il cibo alla bocca (e non la bocca al cibo) alzando il braccio.

  • Non si devono appoggiare i gomiti sulla tavola, solo gli avambracci o i polsi.

  • Per bere bisogna alzare il braccio, non chinarsi su se stessi, tantomeno sollevare il mignolo.

L’uso degli accessori

  • Appena ci si accomoda si spiega il tovagliolo sulle ginocchia: è da maleducati legarlo al collo o infilarlo nel colletto. A fine pasto lo si appoggia alla sinistra del piatto senza ripiegarlo.

  • Non si porta mai il coltello alla bocca, eccetto quello da pesce.

  • Il bicchiere non va riempito fino all’orlo.

  • Quando si fa una breve pausa, per bere o per parlare, le posate si appoggiano obliquamente sul piatto: la forchetta con i rebbi verso il basso, il coltello con la lama verso il centro del piatto.

  • Finito di mangiare, le posate vanno messe sul piatto alle “ore sei”: a sinistra la forchetta e a destra il coltello con la lama verso l’interno.

  • Prima di bere e dopo aver bevuto bisogna pulirsi le labbra col tovagliolo.

  • Quando viene servito da bere, il bicchiere va lasciato al suo posto, non sollevato verso la bottiglia; se non si desidera che venga riempito si fa un semplice cenno, evitando di coprirlo con la mano.

  • Se cade una posata sarà il cameriere a sostituir­la prontamente.

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Il rispetto degli altri

  • Per iniziare a mangiare si attende che tutti siano serviti. Si può cominciare prima se gli ospiti sono numerosi e chi organizza invita a farlo per non far raffreddare il cibo.

  • Evitare di allungare le gambe “sdraiandosi” sulla sedia.

  • Non parlare con la bocca piena, anche per evitare rumori molesti. Se accidentalmente ne dovesse sfuggire uno, si cercherà di soffocarlo il più possibile, coprendo la bocca con il tovagliolo o con la mano.

  • Gli stuzzicadenti non sono previsti dal galateo: qualora tuttavia fossero necessari, evitare di tenerli tra le labbra.

  • Il galateo non prevede il “cin cin”: per brindare si sollevano i calici senza farli tintinnare. Non è previsto nemmeno il “buon appetito”; se qualcuno lo dice, tuttavia, è cortesia ringraziare.

  • Rivolgendosi al cameriere è vietato agitare le braccia, schioccare le dita, battere il coltello sul bicchiere, alzare la voce, urlare “cameriere” o, peggio ancora “capo”. Sarà sufficiente un cenno della mano o uno “scusi” quando il cameriere è vicino al tavolo.

  • A tavola è vietato toccarsi naso, capelli, unghie, baffi.

  • Bisognerebbe tenere il cellulare spento, ma se non è possibile è buona educazione abbassare la suoneria e scusarsi in anticipo con gli altri commensali sulla possibilità di ricevere qualche telefonata. Mai tenerlo sul tavolo.

  • Non andare a tavola “inondati” di profumo.

  • Non ci si deve rifare il trucco a tavola (anzi: sarebbe corretto togliere un po’ di rossetto prima di sedersi a tavola, così da evitare di lasciare troppi “segni”).

Come manipolare il cibo

  • Il cibo nel piatto non va tagliato subito in tanti pezzetti, ma un boccone alla volta, man mano che si mangia.

  • Il cibo nel piatto non va schiacciato con la forchetta o spinto verso il bordo.

  • Non si annusa il cibo.

  • Il pane si spezza (e non si taglia) sull’apposito piattino per non sbriciolare sulla tovaglia. Lo stesso vale per i grissini che non vanno mai morsicati.

  • È maleducato soffiare sul cucchiaio o sul piatto per raffreddare il cibo; se è troppo caldo è meglio attendere che si raffreddi un po’.

  • Per terminare una minestra la si porta sul cucchiaio inclinando il piatto fondo verso il centro della tavola.

  • Non è indicato fare “scarpetta”, cioè raccogliere la salsa dal piatto con del pane.

  • Non è educato lasciare del cibo nel piatto, anche se il galateo in passato consigliava di lasciarne una piccola parte così da dimostrare che la porzione era abbondante ed era piaciuta.

Le presentazioni

Esistono regole particolari per presentare persone che s’incontrano per la prima volta: è bene conoscerle per poterle usare nelle occasioni formali. Si presenta sempre:

  • il meno noto/importante al più noto/importante;

  • il giovane all’anziano;

  • l’anziano al giovane solo se questo ha una posizione di maggiore riguardo;

  • il familiare all’ospite;

  • la moglie (non la signora!) all’ospite;

  • il marito all’ospite.

Inoltre:

  • se ci fossero dimenticanze, la persona meno importante domanderà cortesemente a qualcuno di presentarle quella più importante;

  • se si è certi che non esista una particolare distanza sociale, ci si può presentare da sé;

  • al giungere di un nuovo ospite, la padrona di casa lo presenterà per nome a tutti gli altri;

  • un uomo si alza se viene presentato a una donna;

  • due uomini, venendo presentati, si alzano;

  • un uomo non porge la mano per primo;

  • un giovane non la porge a un anziano;

  • un inferiore non la porge a un superiore.

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Assegnare i posti

Distribuire gli ospiti intorno alla tavola imbandita va fatto secondo regole precise: non è una pura formalità, ma serve a far sentire gli ospiti a loro agio, favorendo la conversazione e la conoscenza reciproca. In linea di massima si deve prevedere l’alternanza dei sessi, con un occhio di riguardo verso gli ospiti più anziani. Secondo il galateo, inoltre, la padrona di casa siede a capotavola, verso la porta d’ingresso della sala, e il padrone di casa le è di fronte, all’altro capo del tavolo; i posti a destra dei padroni di casa sono posti “d’onore”, riservati agli ospiti più importanti o più anziani. Se il padrone o la padrona di casa sono single, metteranno di fronte a sé la persona di sesso opposto da onorare.

A tavola esistono anche altri “posti d’onore” da considerare caso per caso, secondo l’ambiente in cui ci si trova. I migliori sono sicuramente quelli con una bella vista, di fronte a un panorama, a un giardino, o con una luce migliore. Al ristorante, per esempio, i posti d’onore spesso non sono quelli a capotavola, ma quelli che consentono di avere una visuale della sala senza avere persone dietro di sé.

Le situazioni più frequenti

Tavolo da 3

Se una coppia invita una signora nubile, questa siede a destra dell’uomo; se la coppia invita un signore celibe, questo siederà alla sua sinistra. Se un single invita una coppia, alla sua destra siederà l’invitata e alla sua sinistra l’invitato.

Tavolo da 4 composto da due coppie

Per rispettare l’alternanza dei sessi, i componenti della coppia che invita non possono stare uno di fronte all’altro: l’invitata siederà davanti alla donna e alla sua destra avrà l’uomo, che avrà l’invitato di fronte.

Tavolo da 8 composto da 4 coppie

Per rispettare l’alternanza dei sessi, i componenti della coppia che invita non possono sedersi entrambi a capotavola. Secondo la tradizione latina, a un capo siede la donna che ospita e alla sua destra il marito; di fronte a lei siede l’ospite d’onore (più anziano o importante).

Tavolo da 10

Si possono rispettare in pieno le regole del galateo: chi invita siede a capotavola con a destra l’ospite d’onore di sesso opposto; gli altri invitati si siedono in alternanza di sesso.

Tavolata da cerimonia

Nelle tavolate come quelle dei matrimoni, i posti d’onore sono i due centrali, con le spalle al muro (i posti con il muro di fronte sono i meno importanti). A destra e a sinistra dei posti d’onore si siedono gli invitati, in alternanza di sesso.

Tavoli rotondi

I posti d’onore sono quelli con le spalle al muro, con la vista migliore e con la luce che viene da sinistra. Gli altri invitati si dispongono secondo l’alternanza dei sessi.

Esempi di precedenze ai posti del tavolo

1. Ospite donna

2. Signora più autorevole

3. Signora più anziana

4. Signora giovane

5. Ospite uomo

6. Signore più autorevole

7. Signore più anziano

8. Signore giovane


1. Signora anziana

2. Signora giovane

3. Signore anziano

4. Ragazzo di 14 anni


1. Membro del clero

2. Signora

3. Signore


1. Festeggiato di 20 anni

2. Signora

3. Signore

4. Ragazzo di 13 anni


1. Signora festeggiata

2. Signore festeggiato

3. Signora importante

4. Signora anziana

5. Ragazza

6. Signore importante

7. Signore anziano

8. Ragazzi


1. Signora

2. Signora organizzatrice

3. Signore

4. Signore organizzatore


1. Bambino di 3 anni

2. Signora

3. Signore


1. Signora di 70 anni

2. Signora di 50 anni

3. Ragazza di 20 anni

4. Signore di 70 anni

5. Signore di 50 anni

6. Ragazzo di 20 anni

Protagonisti in Sala
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