I colori della STORIA - volume 2

LA ROMA IMPERIALE MARCO AURELIO E LA DEBOLEZZA DELL IMPERO Dopo Antonino Pio divenne imperatore Marco Aurelio Antonino, suo genero, che si guadagnò il soprannome di imperatore filosofo per la saggezza nella sua azione di governo e per la sua onestà e dirittura morale. Marco Aurelio però non fu in grado di risollevare l impero dalla crisi economica in cui stava precipitando. Inoltre: in Oriente continuava il conflitto con il regno dei Parti, che Marco Aurelio riuscì a respingere dalla Cappadocia e dalla Siria. in Occidente si fecero più frequenti gli sconfinamenti da parte dei popoli germanici, in particolare Quadi e Marcomanni che, nel 169 d.C., Marco Aurelio (161-180 d.C.) arruola tribù germaniche nell esercito imperiale; interrompe il principato adottivo. penetrarono nell impero e si stanziarono nella città di Aquileia. Infine una grave epidemia di peste ridusse le forze dell esercito. A questo punto, nel 175 d.C., l imperatore fu costretto ad accordarsi con alcune tribù germaniche, che vennero arruolate nell esercito con il compito di difendere i confini della frontiera danubiana. Marco Aurelio dimostrò così la debolezza dello Stato romano. L accordo durò poco, perché nel 178 d.C. Quadi e Marcomanni si ribellarono. Scoppiò una nuova guerra, durante la quale Marco Aurelio morì di malattia (180 d.C.). COMMODO E LA FINE DEGLI ANTONINI prassi: regola non stabilita da una legge ma dal suo stesso ripetersi. Alla morte di Marco Aurelio la prassi della successione per adozione si interruppe. Infatti, il potere passò nelle mani del figlio Commodo, Commodo (180-192 d.C.) che si rivelò del tutto inadeguato a governare. Commodo fece un nuovo patto sfavorevole per i Romani con i Quadi e i Marcomanni, che gli tolse il sostegno degli ambienti militari. Al contrario di Marco Aurelio, Commodo sperperò le risorse dello Stato, finché venne ucciso da una congiura del senato e del prefetto del pretorio. ] IL RITORNO DELLE GUERRE CIVILI Dopo la morte di Commodo ci furono scontri per la successione. La necessità di difendere i confini, sempre più minacciati, diede all esercito e ai suoi generali un importanza politica decisiva. Alcuni contingenti militari acclamarono imperatori i loro generali e Roma di fatto restò senza una guida riconosciuta. Si aprì una fase di guerra civile che durò dal 193 al 197 d.C., quando riuscì a imporsi e a farsi riconoscere come nuovo imperatore Settimio Severo, con cui cominciò l età dei Severi. Ufficiali e pretoriani. 87

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille