I colori della STORIA - volume 2

LA ROMA IMPERIALE A causa della sua giovane età, Eliogabalo era però inadeguato ad affrontare i gravi problemi dell impero. Egli si dedicò esclusivamente a una vita dissoluta, compiendo atti giudicati di estrema immoralità, che gli alienarono il consenso della classe dirigente romana. Anche diversi contingenti militari dislocati nelle province si ribellarono al suo potere, ma le rivolte furono soffocate con durezza dalle legioni fedeli all imperatore. L esercito era del resto saldamente manovrato dalla famiglia dei Severi, che con le sue immense ricchezze poteva corrompere i soldati e i loro comandanti. Nel 221, però, Giulia Mesa, artefice dell ascesa al trono di Eliogabalo e fino a quel momento sua strenua sostenitrice, si rese conto che il risentimento contro il nipote si era ormai diffuso pericolosamente in tutto l impero. Convinse perciò Eliogabalo ad associare al trono il cugino Marco Bassiano Alessiano, appena tredicenne, che assunse il nome di Marco Aurelio Alessandro Severo nell ottica di una futura successione. Temendo che la popolarità del giovane cugino potesse nuocere al suo potere, Eliogabalo cercò invano di farlo uccidere. Nel 222 ordinò l arresto e lo sterminio dei pretoriani che sostenevano Alessandro Severo, ma questi si ribellarono e uccisero l imperatore, insieme a tutti i suoi collaboratori. L IMPERO L antica assemblea riuscì in questo modo a recuperare parte della propria tradizionale autorità, ottenendo la possibilità di influenzare le scelte politiche dell impero e ponendo fine al potere assoluto instaurato pochi decenni prima da Settimio Severo. Sotto il principato di Alessandro Severo furono ripristinati i culti della tradizione religiosa romana e venne eliminata ogni traccia delle dissennatezze di Eliogabalo. La sua figura fu addirittura oggetto della cosiddetta damnatio memoriae, in con- GLOSSARIO Damnatio memoriae: espressione latina che significa DI ALESSANDRO SEVERO Nel 222 l impero passò dunque nelle mani di Alessandro Severo (222-235 d.C.), che, considerata la sua giovane età, fu affiancato da un collegio di consiglieri scelti dal senato. letteralmente condanna del ricordo o della memoria e indica una sanzione riservata nell antica Roma a personaggi pubblici, in genere uomini politici, ritenuti colpevoli di tradimento nei confronti dello Stato. La damnatio memoriae consisteva nella cancellazione di ogni traccia del personaggio condannato: il suo nome veniva eliminato da ogni atto pubblico e la sua immagine cancellata da qualsiasi raffigurazione. Il nome personale (praenomen) del cittadino colpito da tale pena non poteva essere inoltre utilizzato tra i suoi discendenti. Diversi imperatori, a partire da Caligola e Nerone, subirono questa condanna, che divenne sempre più frequente con l avanzare della crisi imperiale. L arco di Alessandro Severo a Dougga, nell attuale Tunisia. Impero di Eliogabalo Assassinio di Eliogabalo Impero di Alessandro Severo 218-222 d.C. 222 d.C. 222-235 d.C. 61

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille