Il ritorno delle guerre civili

5.2 L ET AUREA DELL IMPERO Il ritorno delle guerre civili Il principato adottivo aveva favorito l ascesa ai vertici dello Stato di personalità capaci e dotate di un elevato senso delle istituzioni. La loro designazione era stata infatti, in genere, una conseguenza dell ampio consenso di cui godevano tra i senatori e presso vasti strati della società. Una volta al governo, gli imperatori si erano preoccupati di mantenere il consenso di tutti i gruppi sociali, promuovendo politiche equilibrate e spesso ispirate ai princìpi di moderazione propugnati dalla filosofia stoica. Questa fase della storia di Roma, caratterizzata dal perdurare della concordia civile, terminò sotto Commodo. Con le guerre civili che si scatenarono per la sua successione, lo Stato romano fu nuovamente travolto da disordini interni. LA FINE DELL ET AUREA Il senato, che durante l età aurea dell impero aveva riacquistato un peso politico determinante, perse nuovamente l autorità necessaria per influenzare l elezione al trono imperiale. L esercito, il cui ruolo era rafforzato dal valore strategico della difesa di confini sempre più minacciati, acquisì invece un importanza politica decisiva. Alla fine del II secolo d.C., l azione dei generali stanziati nelle province si inserì in questo quadro di precaria stabilità politica dello Stato. Essi poterono sfruttare il proprio prestigio per prendere il potere con il sostegno dei soldati; tra i comandanti più spregiudicati e ambiziosi nacquero quindi nuovi conflitti. LABORATORIO DELLE FONTI I TESTI L impero in vendita al miglior offerente In questo brano dello storico greco Erodiano, vissuto nel III secolo d.C., si descrive l anarchia che regnò a Roma dopo la morte di Pertinace e la corruzione diffusa tra i pretoriani. 1. Dopo quella di Commodo. 2. Cioè nella caserma dei pretoriani. 3. All asta. Quando si diffuse tra il popolo la notizia dell uccisione di Pertinace, tutta la città si riempì di confusione e di manifestazioni di dolore [ ]. Specialmente i senatori erano disperati, trovandosi privi di un padre amorevole di un ottimo principe: si temeva l avvento di una nuova tirannide1, favorita dai soldati. Passarono così uno o due giorni. Poco alla volta i popolani, ciascuno temendo per sé, si trassero in disparte, e i cittadini più influenti si rifugiarono nelle loro ville, lontano da Roma, per non subire danni da chi, a un certo punto, sarebbe salito al potere. I soldati, quando constatarono che il popolo se ne stava quieto e che nessuno osava vendicare la morte dell imperatore, pur rimanendo chiusi all interno delle mura2, mandarono sull alto del muro quelli tra loro che avevano la voce più forte e annunciarono che mettevano l impero all incanto3: promettevano di investire del potere e di portare in armi al palazzo imperiale colui che desse loro la più alta somma di danaro. [ ] La notizia fu portata verso sera a un tal Giuliano, che aveva in passato ricoperto la carica di console e aveva fama di uomo facoltosissimo. [ ] Arrivato davanti al muro, Giuliano si mette a gridare e promette che darà tutto quello che vogliono [ ]. I soldati rimasero convinti e, soddisfatti in tutti i loro desideri, proclamarono imperatore Giuliano. Erodiano, Storia dell impero dopo Marco Aurelio, II, 6, trad. di F. Cassola, Sansoni, Firenze 1967. Perché il senato era particolarmente disperato per l uccisione di Pertinace? Perché i cittadini si ritirarono nelle loro case? Che cosa temevano? Chi era Giuliano? 46 Impero di Commodo Assassinio di Pertinace e impero di Giuliano Guerre civili 180-192 d.C. 193 d.C. 193-197 d.C.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille