LABORATORIO DELLE FONTI - «Dicono pace, dove fanno il

LABORATORIO DELLE FONTI I TESTI «Dicono pace, dove fanno il deserto In questo brano dello storico Tacito è riportato il discorso che Calgaco, capo di una popolazione della Scozia, rivolse ai suoi guerrieri per spingerli a combattere i Romani, facendo leva sulle loro ingiustizie e atrocità. Quelli che con varia fortuna combatterono prima di noi contro i romani potevano sperare nell aiuto del nostro braccio, perché noi, i più nobili di tutta la Britannia, e perciò situati nelle sue parti più interne, lontani da ogni lido di popoli schiavi, non eravamo neppure contaminati dalla vista della servitù. [ ] Ma più in là della nostra terra non vi sono che flutti e scogli e, ancor più pericolosi, i romani, contro i quali a nulla varrebbero la sottomissione e l obbedienza. Predatori del mondo, non avendo più terre da devastare, frugano il mare: avidi, se il nemico è ricco, arroganti, se povero, né l Oriente né l Occidente potrebbero saziarli. Furti, assassinii, rapine con falso nome essi chiamano impero e dicono pace, dove fanno il deserto. [ ] I figli e i parenti sono per natura quanto ciascuno ha di più caro: gli uni ci sono strappati con gli arruolamenti per servire altrove; le spose e le sorelle, anche se poterono sottrarsi alla violenza dei nemici, sono oltraggiate sotto la veste dell amicizia e dell ospitalità. Gli averi e i beni di fortuna ci sono consumati con i tributi, i raccolti annuali con le contribuzioni di frumento, le forze stesse e le mani ci sono logorate tra percosse e offese nella costruzione di strade attraverso foreste e paludi. Chi nasce schiavo è venduto una sola volta ed è inoltre nutrito dal padrone stesso: la Britannia ogni giorno compra la sua schiavitù, ogni giorno l alimenta. E come tra gli schiavi di una casa l ultimo arrivato è schernito anche dai compagni, così noi, disprezzati e ultimi venuti in questa grande e vecchia famiglia di servi, siamo assaliti per essere sterminati, non avendo campi, miniere, porti, dove essere serbati a lavorare. Publio Cornelio Tacito, Agricola, XXX, 31, trad. di A. Resta Barrile, Zanichelli, Bologna 1964. Come vengono definiti i Romani nel discorso di Calgaco? Perché? Confronta l idea di pace esaltata dalla propaganda di Augusto con quella presentata da Calgaco. Come vivevano i Britanni sotto il dominio romano? della popolazione (attraverso l organizzazione di spettacoli pubblici) e dell esercito, la cui fedeltà era indispensabile per rimanere al potere. Gli squilibri finanziari costrinsero Domiziano a imporre un notevole aumento delle tasse. I senatori, già colpiti economicamente dalle confische e dal rigido controllo sui funzionari provinciali, sfruttarono l impopolarità di questo provvedimento per organizzare una congiura che, nel 96 d.C., culminò con l assassinio di Domiziano. I SEGNI DELLA CRISI I Flavi erano riusciti a mantenere una relativa stabilità politica grazie a un apparente pacificazione interna, ottenuta sia attraverso il consenso interessato del proletariato urbano e dei legionari (entrambi di fatto mantenuti dalle elargizioni pubbliche di cereali), sia tramite la repressione delle opposizioni. Molto più duro era l atteggiamento del potere imperiale nelle province, dove l esercito 32 non esitava a commettere atrocità per sedare qualsiasi tentativo di rivolta e dove i funzionari locali sfruttavano spesso pesantemente le popolazioni sottomesse. Le operazioni militari condotte dai legionari in Britannia, per esempio, furono accompagnate da numerosi episodi di crudeltà gratuita ( LABORATORIO DELLE FONTI). Verso la fine del I secolo d.C., tra i motivi di preoccupazione per il futuro dell impero si aggiungeva alle difficoltà dei rapporti con le province il problema del declino economico della penisola Italica. Durante il loro principato, Tito e Domiziano avevano dovuto tra l altro far fronte alle conseguenze provocate da una violenta eruzione del Vesuvio, che nel 79 d.C. distrusse le città di Pompei, Ercolano e Stabia, causando gravissimi danni in una regione economicamente molto ricca e dinamica. Le ragioni delle difficoltà dell Italia erano comunque legate alla concorrenza produttiva delle province e ai cambiamenti che Impero di Vespasiano Impero di Tito Eruzione del Vesuvio 69-79 d.C. 79-81 d.C. 79 d.C.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille