L'impero degli Ottoni e la Chiesa

9.2 IL FEUDALESIMO E LE ULTIME INVASIONI L impero degli Ottoni e la Chiesa Tra i regni sorti in seguito alla disgregazione dell impero carolingio un ruolo storico fondamentale fu svolto da quello che si affermò nel regno dei Franchi orientali, l attuale Germania. Questi territori, agli inizi del X secolo, erano ancora suddivisi politicamente tra i domini di quattro ducati Baviera, Franconia, Sassonia e Svevia legati da forti vincoli di fedeltà feudale, oltre che dalle comuni origini culturali. LA DINASTIA SASSONE La supremazia tra i duchi germanici fu ottenuta da Enrico I di Sassonia, che nel 919 venne acclamato re dai feudatari tedeschi. Nel 936 suo figlio Ottone I ottenne un altro importante riconoscimento politico, ricevendo la corona di re dei Franchi e dei Sassoni. Ciò fu possibile grazie all appoggio dei duchi e dei vescovi tedeschi, che fornirono una chiara legittimazione al suo potere e al diritto ereditario del titolo di re. Fu l inizio della dinastia sassone, che si affermò nel panorama politico europeo soprattutto grazie ai successi militari: come abbiamo visto, nel 955 i guerrieri di Ottone I sconfissero definitivamente gli Ungari a Lechfeld, presso l attuale città tedesca di Augusta (Augsburg), ponendo fine alle loro incursioni nei territori dell Europa centrale. Negli anni seguenti, con l appoggio della Chiesa di Roma, il sovrano sassone intraprese una campagna di espansione territoriale nelle regioni orientali, contro gli Slavi. Come era successo all epoca di Carlo Magno, il pretesto della missione evangelizzatrice dei barbari servì al re sassone per coprire le sue reali intenzioni espansionistiche. I VESCOVI-CONTI Il legame di Ottone I con le gerarchie ecclesiastiche fu consolidato dall assegnazione ai vescovi di importanti funzioni amministrative del regno, prima riservate ai conti. Si formò così una nuova classe di funzionari, definiti vescovi-conti, che, pur mantenendo la carica ecclesiastica, erano alle dirette dipendenze del sovrano. Ottone I si assicurò in questo modo la disponibilità di una burocrazia efficiente, poiché gli ecclesiastici erano di gran lunga più preparati e istruiti dei cavalieri dell aristocrazia germanica. L assegnazione delle cariche amministrative ai membri del clero comportava inoltre un tentativo di consolidare la supremazia del sovrano sui nobili laici, che non potevano più acquisire un autorità in grado di minacciare la monarchia. La scelta di membri del clero per gli incarichi pubblici evitava tra l altro l insorgere di contese legate ai diritti di eredità dei feudi: gli ecclesiastici, infatti, non potevano avere discendenti e alla loro morte le proprietà fondiarie tornavano nelle disponibilità del re. La riforma amministrativa di Ottone I, infine, ebbe ripercussioni fondamentali sui rapporti tra il re tedesco e la Chiesa. Il sovrano estese infatti la propria autorità politica sul clero, poiché, grazie alla facoltà di nominare personalmente i vescovi-conti, la sua influenza si esercitava di fatto anche nel campo del potere spirituale della Chiesa. L INCORONAZIONE Ottone I raffigurato su una vetrata della cattedrale di Strasburgo. 318 IMPERIALE DI OTTONE I Questi solidi legami diplomatici e politici instaurati da Ottone I con la Chiesa furono la premessa per la sua investitura a imperatore da parte di papa Giovanni XII, nel 962. Dopo la morte di Carlo il Grosso, alla fine del IX secolo, il titolo imperiale era stato conteso dai membri dell aristocrazia italiana e francese, ma le Incoronazione di Enrico I di Sassonia Incoronazione di Ottone I re dei Franchi e dei Sassoni Battaglia di Lechfeld 919 d.C. 936 d.C. 955 d.C.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille