I colori della STORIA - volume 2

LA RINASCITA CAROLINGIA E IL FEUDALESIMO nendo costanti successi. L organizzazione militare dei Franchi, incentrata su un esercito di terra la cui mobilitazione richiedeva tempi molto lunghi, era infatti inadeguata a opporre una resistenza efficace a incursioni improvvise e veloci. A questo aspetto si aggiungevano la debolezza dei poteri statali e, di contro, il particolarismo feudale, che portava i signori, impegnati nella difesa dei propri territori e dei propri castelli, a trascurare completamente l organizzazione di una difesa militare comune. LE CONQUISTE NORMANNE Nel corso del X secolo i Normanni cominciarono a stabilire sedi fisse nei territori che avevano invaso e avviarono i primi contatti commerciali con le popolazioni locali e confinanti, finché i proventi delle attività mercantili sostituirono le razzie come loro principale fonte di reddito. Approfittando delle lotte dinastiche scatenatesi in seguito alla dissoluzione dell impero carolingio, i Danesi si stanziarono stabilmente nel Nord della Francia, nel territorio che sarebbe stato denominato Normandia. Qui instaurarono legami feudali e vassallatici con i Franchi e, nel X secolo, furono assoggettati dal nuovo regno di Francia, fondato dalla dinastia dei Capetingi. Nel frattempo, fin dal IX secolo i Normanni svedesi, che erano chiamati Vareghi dai Bizantini ma che definivano se stessi Rus (da cui è derivato il nome Russia ), avevano occupato gran parte dell Europa orientale, dove fondarono il principato di Kiev. L espansione degli uomini del Nord , però, non riguardò soltanto la parte settentrionale del continente europeo. I Normanni giunsero a occupare anche i territori dell Italia meridionale, in particolare in Sicilia, dove diedero vita a uno Stato solido e fiorente nel corso dell XI secolo. I PIRATI SARACENI Mentre l Europa settentrionale era colpita dalle invasioni normanne, le coste della Francia meridionale e dell Italia costituivano i principali obiettivi delle incursioni di stampo piratesco dei musulmani che si erano stanziati in Africa settentrionale e che, nel corso del IX secolo, avevano conquistato ampie zone della Corsica, della Sardegna, delle Baleari, della Puglia e della Sicilia. Sebbene giungessero dal Nord Africa, i pirati musulmani erano chiamati dalle popolazioni cristiane del continente Saraceni, nome che propriamente significava proveniente da Oriente (sarqi, in arabo, da cui il termine Sarak noi con cui i Bizantini si riferivano alle tribù dell Arabia settentrionale). Le loro incursioni provocarono, soprattutto in Provenza, la distruzione di molte città, indifese per l incuria in cui erano state lasciate le fortificazioni urbane dopo la fine dell impero romano. In effetti, dal V secolo, nessuna grave minaccia si era più presentata fino all arrivo dei Saraceni. La presenza araba nell Europa occidentale non fu comunque caratterizzata soltanto dalle incursioni e dalle razzie. Nella parte meridionale della penisola Italica, in Sicilia e nella penisola Iberica, infatti, i musulmani diedero vita a insediamenti e organismi statali che furono protagonisti di una grande fioritura culturale. In particolare, il califfato omayyade sviluppatosi in Spagna, con capitale Cordova, rappresentò a lungo un avamposto arabo nel cuore del continente europeo. Esso, tuttavia, non Navi normanne in un particolare dell arazzo di Bayeux. Regno degli Ungari in Pannonia Battaglia di Lechfeld 895 d.C. 955 d.C. 313

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille