La dinastia Flavia

LA ROMA IMPERIALE La dinastia Flavia Circa un secolo dopo la fine delle guerre civili, gli eserciti tornarono a essere decisivi per determinare gli equilibri politici di Roma. La successione a Nerone, morto senza eredi diretti, fu contesa dai comandanti militari delle province, che, sfruttando la forza delle legioni a loro affidate, si scontrarono per imporsi sul trono imperiale. DAI QUATTRO IMPERATORI AI FLAVI Nel 69 d.C. che è stato definito l anno dei quattro imperatori Galba fu acclamato imperatore dalle sue truppe in Spagna. Una volta insediatosi anche grazie al consenso del senato egli non mantenne tuttavia le promesse di ricompensare i suoi legionari. Otone, che fino ad allora lo aveva sostenuto, ne approfittò per corrompere i pretoriani e organizzare una congiura. Divenuto imperatore, Otone fu a sua volta sconfitto da Vitellio, che era stato acclamato dalle sue legioni in Gallia. La fine della guerra civile fu decretata dall arrivo in Italia di Tito Flavio Vespasiano, proclamato imperatore dalle sue truppe nel Vicino Oriente, dove era stato inviato da Nerone a reprimere la rivolta di Gerusalemme. Sconfitto Vitellio in battaglia, fu riconosciuto nuova guida dell impero anche dal senato, atto che pose fine all instabilità seguita alla morte di Nerone. Con Vespasiano (69-79 d.C.) ebbe dunque inizio la dinastia Flavia, che governò Roma per quasi tre decenni. Vespasiano fu il primo imperatore non proveniente dal ceto aristocratico: suo padre apparteneva infatti all ordine equestre, ed egli riuscì a raggiungere i vertici dello Stato esclusivamente grazie alla carriera militare, a dimostrazione dell importanza dell esercito nella lotta per il potere. L IMPERO DI VESPASIANO E DI TITO Nel 71 d.C. Vespasiano associò al potere il figlio Tito, che l anno prima aveva domato la rivolta degli Ebrei, distruggendo il tempio di Gerusalemme (70 d.C.) e deportandone in schiavitù la popolazione. Le enormi ricchezze prelevate ai Giudei come bottino di guerra oltre che le risorse ottenute dall imposizione di nuove tasse furono utilizzate dai Flavi per ripianare il bilancio statale, fortemente squilibrato dopo le follie di Nerone, e per realizzare grandi opere pubbliche nella capitale, come l anfiteatro Flavio (il Colosseo), inaugurato nell 80 d.C. Per attuare le sue politiche, Vespasiano non esitò a imporre un potere autoritario e a reprimere nel sangue l opposizione della nobiltà senatoria. Egli consentì inoltre l accesso al senato dei cavalieri, degli ufficiali dell esercito e degli abitanti delle province occidentali. Nel 79 d.C. a Vespasiano succe- Il Colosseo, il primo anfiteatro stabile di Roma. dette Tito, che sarebbe però morto di malattia solo due anni dopo. Anch egli riuscì a garantirsi un ampio consenso popolare, attraverso l organizzazione di grandi manifestazioni pubbliche ( PASSATOPRESENTE, p. 33) e l allargamento agli abitanti delle province dell accesso agli incarichi della burocrazia statale. In politica estera egli continuò l azione del padre, consolidando i confini imperiali in Britannia e lungo i fiumi Reno e Danubio, minacciati dalle popolazioni germaniche. L EPOCA DI DOMIZIANO Dopo la morte di Tito, l impero fu affidato a suo fratello minore, Domiziano (81-96 d.C.). Egli accentuò il carattere dispotico del dominio imperiale, concentrando ogni potere nelle proprie mani e imponendo la sua divinizzazione. I membri del senato che si opposero a questo atteggiamento furono accusati di lesa maestà e sottoposti a processi che si concludevano con la confisca dei beni. Le ricchezze ottenute dall espropriazione degli oppositori furono in parte impiegate per risanare il bilancio statale. Questo sistema diede luogo a evidenti soprusi e malversazioni, con la proliferazione di accuse infondate a cittadini innocenti, volte unicamente a reperire risorse per le politiche statali. Gli sforzi per una gestione più oculata delle finanze statali, attuati combattendo la corruzione e controllando in modo più efficiente i funzionari imperiali, furono vanificati dalle enormi spese che Domiziano sostenne per assicurarsi il consenso GLOSSARIO Malversazione: reato commesso ai danni dello Stato da chi utilizza per scopi privati il denaro pubblico che gli è affidato in gestione. Guerra civile Impero di Vespasiano Impero di Tito Inaugurazione del Colosseo 69 d.C. 69-79 d.C. 79-81 d.C. 80 d.C. 31

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille