I colori della STORIA - volume 2

L ISLAM E L ORIENTE ALTOMEDIEVALE Lo sviluppo economico e il conseguente incremento demografico stimolarono la crescita delle città, al contrario di quanto avveniva in Occidente. Le città islamiche erano sede delle principali attività economiche, che erano gestite dai discendenti dei beduini della penisola arabica e in questo periodo si arricchirono di straordinarie opere architettoniche che testimoniano ancora oggi lo splendore della cultura musulmana nell Alto Medioevo. IL PRIMATO CULTURALE ARABO Il contributo culturale arabo fu molto importante anche dal punto di vista filosofico, scientifico e medico. Gli Arabi diffusero il sistema di numerazione ancora oggi utilizzato in gran parte del mondo. Le cifre che noi chiamiamo numeri arabi furono apprese dagli Arabi in India. Dalla Cina invece i mercanti arabi appresero l uso della bussola, della carta e della polvere da sparo. Gli Arabi furono importanti anche per la trasmissione della cultura classica: tramandarono numerose opere degli autori antichi che in Europa erano andate perdute. Ad esempio, il filosofo Averroè fu uno dei maggiori interpreti del pensiero di Aristotele; nella medicina, invece, l arabo Avicenna fu l erede ideale dei grandi medici Ippocrate e Galeno. A differenza dei Greci e dei Romani, per i quali gli studi scientifici Un medico arabo che opera un paziente. avevano soprattutto implicazioni filosofiche e teoriche, gli Arabi si servirono delle loro scoperte scientifiche per scopi pratici. Gli arabeschi e l idolatria Oltre che per l architettura, gli Arabi si distinsero per l arte dei fregi. I monumenti erano ornati dai cosiddetti arabeschi (termine derivato proprio da arabo ), che raffiguravano motivi geometrici ed elementi naturali. Il Corano, infatti, vieta di raffigurare l immagine di Dio o di riprodurre le forme degli esseri viventi in modo realistico: l arte figurativa è considerata un tentativo sacrilego di imitare la creazione divina del mondo. Per questo gli artisti islamici evitavano ogni raffigurazione naturalistica, interpretabile come segno di idolatria. Questa concezione, propria delle comunità ebraiche oltre che degli Arabi, influenzò anche i Bizantini nel periodo dell iconoclastia. Arabeschi. 265

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille