L'Europa da Clodoveo a Teodorico

7.1 I REGNI ROMANO-GERMANICI L Europa da Clodoveo a Teodorico La formazione dei primi regni romano-germanici, in realtà, aveva addirittura preceduto la caduta dell impero romano d Occidente. Già nel IV secolo d.C., infatti, grazie agli accordi diplomatici che i capi germanici avevano stipulato con le autorità romane, erano sorti regni indipendenti all interno dell impero. Soltanto dopo il 476, però, gli stanziamenti dei popoli germanici divennero definitivi e diedero vita a compagini statali destinate a durare, con alterne fortune, alcuni secoli ( CARTA). VISIGOTI, VANDALI E ALTRI REGNI MINORI Tra le popolazioni già insediate all interno dei confini romani prima del 476 vi erano i Visigoti, che avevano ottenuto dall imperatore d Oriente la possibilità di governare autonomamente alcuni ter- Incisione in avorio. L incisione raffigura la resurrezione di una ragazza (in alto), il battesimo di un malato (al centro) e il battesimo di Clodoveo I (466-511) alla presenza della regina Clotilde. 156 ritori situati nei Balcani. In seguito, sotto la guida di Alarico e Ataulfo, si spostarono in Occidente e, nel 419, fondarono un regno indipendente nella Gallia meridionale, alleato dei Romani. La loro potenza crebbe progressivamente, fino all espansione in Spagna, che avvenne tra il V e il VI secolo. In seguito alle conquiste territoriali di un altro popolo germanico, quello dei Franchi, i Visigoti furono relegati nella sola penisola Iberica, dove si integrarono con la popolazione locale e diedero vita a un regno che conobbe un periodo di grande prosperità. La solidità dello Stato fu favorita anche dal sostegno diretto delle autorità ecclesiastiche locali, che nel 589 d.C. promossero la conversione dei Visigoti al cattolicesimo. L occupazione della Spagna da parte dei Visigoti costrinse i Vandali ad abbandonare la penisola Iberica, in cui si erano insediati a partire dal 429. Essi dilagarono nell Africa settentrionale, dove, sotto la guida del re Genserico, fondarono un regno con capitale Cartagine. Dalle coste africane, i Vandali si spinsero anche alla conquista delle isole Baleari, della Sicilia e della Sardegna. L invasione dei territori africani fu caratterizzata dalla violenza: i Vandali requisirono le terre dei proprietari romani e imposero un feroce sfruttamento della popolazione locale. Di conseguenza, nelle zone da loro controllate non si verificò alcuna forma di integrazione tra invasori e popolazione locale. Questo elemento influì negativamente sulla compattezza politica e sociale del regno, che, come vedremo, verrà conquistato nel VI secolo dai Bizantini. Tra il V e il VI secolo, in Europa sorsero altri regni minori: gli Svevi occuparono la Spagna occidentale, i Burgundi la Gallia meridionale e i Gepidi l Europa orientale; gli Angli, i Sassoni e gli Iuti, altre popolazioni di origine germanica che da tempo si erano stabilite nell Europa settentrionale, invasero invece la Britannia. IL REGNO DEI FRANCHI Tra i regni romano-germanici più importanti vi fu quello dei Franchi, che erano penetrati nella Gallia settentrionale fin dal III secolo d.C. I guerrieri franchi avevano combattuto nell esercito della Roma imperiale come mercenari, ma si erano soltanto in parte mescolati alla popolazione romana, insediata prevalentemente nella Gallia meridionale. Nel corso del V secolo, i Franchi occuparono stabilmente la parte nordoccidentale della regione. Dapprima divisi in tribù indipendenti, che si trovavano spesso in guerra tra loro, nel 481 d.C. i Franchi furono unificati sotto la guida del re Clo- Nascita del regno visigoto nella Gallia meridionale Fine dell impero romano d Occidente 419 d.C. 476 d.C.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille