I colori della STORIA - volume 2

L EPOCA TARDOANTICA LA TETRARCH A I tetrarchi. Questa prima divisione dell impero consentì a Diocleziano di consolidare i confini e rafforzare le istituzioni statali. Per questo, nel 293 d.C., l imperatore decise di fare una riforma più radicale, suddividendo il territorio dell impero in quattro prefetture (cioè comandi militari). Il sistema fu chiamato tetrarchìa (dal prefisso greco tetra, quattro ) e prevedeva la ripartizione del potere tra due Augusti che avrebbero scelto due Cesari a loro sottoposti. Diocleziano, con la carica di Augusto, mantenne la prefettura dell Oriente, con capitale Nicomedia. Scelse Galerio come suo Cesare e gli attribuì la prefettura dell Illirico. Massimiano, l altro Augusto, ebbe la prefettura dell Italia e il controllo dell Africa nordoccidentale. La capitale venne spostata da Roma a Milano, perché più vicina ai confini settentrionali e meglio collegata alle province periferiche. Scelse come Cesare Costanzo Cloro, cui affidò la prefettura delle Gallie, con capitale Treviri, sul Reno. Il nuovo sistema rispondeva all esigenza di controllo diretto dei confini e permetteva a ogni tetrarca di comandare più efficacemente le legioni stanziate nelle proprie province. Le prefetture della tetrarchia Treviri Milano Milano l o Sirmio Mar Nero Nicomedia c edia Mar Caspio In questa cartina puoi vedere la divisione territoriale della tetrarchìa: Mar Mediterraneo Golfo Persico Mar Rosso OCCIDENTE ORIENTE Augusto MASSIMIANO DIOCLEZIANO Cesare COSTANZO CLORO GALERIO Inoltre, la tetrarchìa affrontava il delicato problema della successione: infatti agli Augusti succedevano i Cesari, che, diventati Augusti, avrebbero nominato i loro nuovi Cesari. Si garantiva così la continuità di governo, e si riduceva il rischio di conflitti per la conquista del potere. 133

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille