I polialcoli e gli edulcoranti sintetici
I polialcoli (o polioli) sono glucidi che vengono normalmente impiegati nell’industria; in natura si trovano soltanto in piccole quantità nella frutta, ma è possibile ottenerli artificialmente a partire dai monosaccaridi. Essendo metabolizzati solo in minima parte, hanno il vantaggio di influenzare in modo trascurabile la glicemia, di apportare meno calorie, e di non favorire le carie; per questo vengono utilizzati nei prodotti per diabetici e come dolcificanti nelle caramelle.
I polialcoli più importanti sono il sorbitolo, il mannitolo il maltitolo e lo xilitolo.
Per sostituire il saccarosio in alimenti e bevande l’industria alimentare impiega anche sostanze artificiali, chiamate edulcoranti sintetici, dall’effetto dolcificante molto intenso. Il loro potere edulcorante può essere centinaia di volte superiore rispetto a quello del saccarosio, dunque tali sostanze garantiscono dolcificazione anche quando sono utilizzate in minima quantità, con evidenti vantaggi pratici e commerciali. Le persone affette da diabete, per esempio, utilizzano spesso gli edulcoranti al posto del saccarosio per limitare i picchi glicemici.
Nel mondo scientifico è animata la discussione sulla loro sicurezza per la salute umana. Per questo motivo l’Unione Europea, pur autorizzandone l’impiego, consiglia di limitarne l’assunzione alla quantità massima consentita stabilita per ognuno di essi.
Gli edulcoranti più usati in Italia sono saccarina, aspartame, acesulfame K e ciclamati, questi ultimi sottoposti a particolari restrizioni.