Giuseppe Parini

      GIUSEPPE PARINI

LA VITA

Giuseppe Parini nasce in Brianza nel 1729 da una famiglia numerosa di modeste condizioni; fra i tanti figli è uno dei pochi a sopravvivere all’infanzia. Nel 1741 riceve da una zia una piccola rendita (cioè una donazione regolare di soldi) a condizione che si faccia prete, perciò diventa sacerdote.


Nel 1752 pubblica una raccolta di versi. L’opera ha successo e Parini viene ammesso all’accademia bolognese degli Ipocondriaci e in quella milanese dei Trasformati: ora ha un pubblico e qualche amico potente.
Nel 1754 uno dei Trasformati lo aiuta a entrare come  precettore in casa del duca milanese Gabrio Serbelloni. Parini ha così occasione di conoscere da vicino l’aristocrazia e nel 1763 pubblica la prima parte de Il Giorno, un poema satirico sulle abitudini oziose della nobiltà.


All’epoca Milano è sotto la dominazione austriaca. Maria Teresa d’Austria, sovrana “illuminata”, vede in Parini uno degli intellettuali riformatori con cui il governo austriaco vuole collaborare e gli dà l’incarico di dirigere «La Gazzetta di Milano». Parini viene inoltre nominato docente di Belle Lettere presso le Scuole Palatine e presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.


Muore a Milano nel 1799 e viene sepolto, come da sua volontà, senza funerali solenni.

IL GIORNO

Parini entra nelle case degli aristocratici come dipendente, ma, con il suo sguardo ironico, giudica e sorride dei difetti dei ricchi. Da questo speciale punto di vista nasce Il Giorno, che descrive la giornata tipica di un giovane nobile.

Il poema è una parodia del genere didascalico. L’opera si presenta come una raccolta di insegnamenti che un precettore dà al suo allievo, in realtà però il precettore non insegna le virtù ma soltanto come passare il tempo.

I saperi fondamentali di letteratura - volume 2
I saperi fondamentali di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento