Forse un mattino andando in un’aria di vetro

Forse un mattino andando in un aria di vetro di Eugenio Montale, La rivelazione del nulla da Ossi di seppia Il poeta immagina che possa, una mattina, avvenire un miracolo: la scoperta che la realtà, così come appare, è un inganno. Ma è solo un attimo, il miracolo scompare e la rivelazione ricevuta dal poeta rimane un segreto non comunicabile. Forse un mattino andando in un aria di vetro, arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo: il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro aria di vetro, aria fredda e cristallina rivolgendomi, voltandomi indietro di me, con un terrore di ubriaco. Poi come s uno schermo, s accamperanno di gitto di gitto, di colpo alberi case colli per l inganno consueto. Ma sarà troppo tardi; ed io me n andrò zitto tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto. DENTRO IL TESTO METRO: 2 quartine di versi liberi Questa poesia - in cui sono assenti le immagini e gli oggetti naturali tipici di Montale - accoglie pensieri VERIFICA Rispondi alle domande 1. Il miracolo che il poeta immagina avvenire è: l apparire degli alberi, case e colli. la rivelazione che dietro le realtà c è il nulla. 2. Il poeta se ne va zitto perché: astratti e di immaginazione, non vuole condividere il miracolo avvenuto. cosa rara in Montale. gli uomini non sono interessati ad ascoltarlo. Più consueta è invece l atmosfera di sospensione e silenzio: la trasparenza 3. Gli uomini che non si voltano sono quelli che: dell aria rende le cose tanto non si interrogano sul senso della vita. limpide da provocare non credono nei miracoli. un effetto d irrealtà. 71

I saperi fondamentali di letteratura - volume 3
I saperi fondamentali di letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento ad oggi