La gran banda dei ladruncoli di frutta

La gran banda dei ladruncoli di frutta


di Italo Calvino, da Il barone rampante, cap. 4

La storia, ambientata nel 1700, è raccontata da Biagio, fratello del protagonista Cosimo, un ragazzino di 12 anni figlio di famiglia nobile (nel corso del racconto diventerà barone in seguito alla morte del padre). Dopo un litigio con il padre, Cosimo sale su un albero e promette di non scendere mai più. Nel brano che segue sono raccontate le sue prime avventure.

Cosimo alzò il viso e una ciliegia troppo matura gli cascò sulla fronte con un ciacc! Socchiuse le palpebre per guardare in su controcielo (dove il sole cresceva) e vide che su quello e sugli alberi vicini c’era pieno di ragazzi appollaiati.

Al vedersi visti non stettero più zitti, e con voci acute benché smorzate [attenuate] dicevano qualcosa come: – Guardalo lì quanto l’è bello! – e spartendo davanti a sé le foglie ognuno dal ramo in cui stava

scese a quello più basso, verso il ragazzo col tricorno in capo. Loro erano a capo nudo o con sfrangiati cappelli di paglia, e alcuni incappucciati in sacchi; vestivano lacere camicie e brache; ai piedi chi non era scalzo aveva fasce di pezza, e qualcuno legati al collo portava gli zoccoli, tolti per arrampicarsi; erano la gran banda dei ladruncoli di frutta, da cui Cosimo ed io c’eravamo sempre – in questo obbedienti alle ingiunzioni [agli ordini] familiari – tenuti ben lontani. […] 

Ci vollero alcuni minuti prima che Cosimo capisse che essere lui spaventato perché era spaventata quella banda di vagabondi era una cosa senza senso, com’era senza senso quell’idea che loro fossero tanto in gamba e lui no. Il fatto che se ne stessero lì come dei tonti era già una prova: cosa aspettavano a scappare sugli alberi intorno? Mio fratello così era giunto fin lì e così poteva andarsene: si calcò il tricorno in testa, cercò il ramo che gli aveva fatto da ponte, passò dall’ultimo ciliegio a un carrubo, dal carrubo penzolandosi calò su di un susino, e così via.


Quelli, al vederlo girare per quei rami come fosse in piazza, capirono che dovevano tenergli subito dietro, se no prima di ritrovare la sua strada chissà quanto avrebbero penato; e lo seguirono zitti, carponi per quell’itinerario tortuoso.
Lui intanto, salendo per un fico, scavalcava la siepe del campo, calava su di un pesco, tenero di rami tanto che bisognava passarci uno alla volta. Il pesco serviva solo ad aggrapparsi al tronco storto d’un olivo che sporgeva da un muro; dall’olivo con un salto s’era su una rovere che allungava un robusto braccio oltre il torrente, e si poteva passare sugli alberi di là.

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DENTRO IL TESTO

Nel nuovo mondo arboreo Cosimo ha la capacità di analizzare la situazione e di trovare una soluzione razionale agli ostacoli che gli si presentano. Il brano mostra il tono dell’intera opera in cui si ritrovano termini rari accanto a espressioni tipiche del parlato.

VERIFICA

Rispondi alle domande


1. L’incontro fra Cosimo e la banda dei ladruncoli avviene:

  • sotto gli alberi. 
  • sopra gli alberi.

2. Cosimo e i ladruncoli appartengono:

  • a classi sociali differenti. 
  • alla stessa classe sociale.

3. I ladruncoli decidono di seguire Cosimo perché:

  • capiscono che così possono sfuggire agli agricoltori. 
  • vogliono rubargli i vestiti.

I saperi fondamentali di letteratura - volume 3
I saperi fondamentali di letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento ad oggi