X agosto
di Giovanni Pascoli, da Myricae
di Giovanni Pascoli, da Myricae
È una delle poesie più note della raccolta Myricae. In questi versi il poeta ripercorre l’evento più doloroso della sua vita: l’assassinio del padre, avvenuto trent’anni prima, il 10 agosto, giorno in cui è ricordato san Lorenzo. La sciagura familiare è quindi associata alla festività di san Lorenzo, quando si verifica il fenomeno delle stelle cadenti.
1 San Lorenzo, io lo so perché tanto
2 di stelle per l’aria tranquilla
3 arde e cade, perché sì gran pianto
4 nel concavo cielo sfavilla.
5 Ritornava una rondine al tetto:
6 l’uccisero: cadde tra spini:
7 ella aveva nel becco un insetto:
8 la cena de’ suoi rondinini.
9 Ora è là, come in croce, che tende
10 quel verme a quel cielo lontano;
11 e il suo nido è nell’ombra, che attende,
12 che pigola sempre più piano.
13 Anche un uomo tornava al suo nido:
14 l’uccisero: disse: Perdono;
15 e restò negli aperti occhi un grido:
16 portava due bambole in dono…
17 Ora là, nella casa romita,
18 lo aspettano, aspettano in vano:
19 egli immobile, attonito, addita
20 le bambole al cielo lontano.
21 E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
22 sereni, infinito, immortale,
23 oh! d’un pianto di stelle lo inondi
24 quest’atomo opaco del Male!
metro: quartine di decasillabi e novenari alternati, a rima alternata (abab cdcd)
La poesia inizia con l’immagine della Terra che piange (le stelle cadenti). Il poeta sa perché e lo racconta: una rondine viene uccisa e non può tornare al nido per sfamare i suoi piccoli, proprio come il padre di Pascoli viene assassinato mentre portava un regalo alle figlie.
La corrispondenza tra le due storie è sottolineata dalla ripetizioni e dello scambio di alcune parole chiave (la rondine torna al tetto, il padre torna al nido).
Il dolore personale diventa inoltre l’allegoria del dramma universale della vita: la morte della rondine e del padre di Pascoli, causate dalla crudeltà umana, fanno piangere il cielo che lascia cadere le sue lacrime (le stelle cadenti) sulla terra che è solo un piccolo frammento dominato del Male.
La lirica presenta una struttura di grande equilibrio compositivo, che si basa su una fitta serie di simmetrie e parallelismi. Il parallelismo è un procedimento che dà rilievo allo sviluppo di un’idea attraverso una disposizione simmetrica di brevi concetti, per lo più in coppia, ad esempio tetto (verso 5) e nido (verso 13).
Rispondi alle domande
1. Quale evento accomuna la rondine e l’uomo?
2. L’espressione “concavo cielo” nella prima strofa (v. 4) ha un rimando nella parola “Cielo” dell’ultima strofa (v. 21). Così anche “gran pianto” (v. 4) rimanda a “pianto di stelle” (v. 23). Completa la tabella, trovando i rimandi fra le strofe centrali.
seconda e terza strofa |
quarta e quinta strofa |
ritornava |
tornava |
tetto |
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l’uccisero |
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portava due bambole |
tende quel verme |
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casa romita |
I saperi fondamentali di letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento ad oggi