Gli autori principali sono:
Emilio Praga, poeta e pittore, viaggia molto e a Parigi incontra i letterati e gli artisti più importanti. Muore giovane dopo una vita segnata da difficoltà economiche e alcolismo. Nelle sue raccolte poetiche, come Tavolozza (1862) e Penombre (1864), Emilio Praga inaugura le tematiche tipiche della Scapigliatura, con la ricerca di argomenti audaci e provocatori.
Arrigo Boito studia a Milano composizione al conservatorio, e viaggia a lungo in Europa. È autore sia di poesie, raccolte nel volume Il libro dei versi (1877), che di opere musicali e libretti d’opera (ne scrive anche per Verdi).
In tutta la produzione di Boito sono presenti contrasti tra elementi opposti, come vita e morte, passato e presente, con un alternarsi di toni macabri e sarcastici.
Igino Ugo Tarchetti dopo gli studi liceali entra nell’esercito come ufficiale, poi si congeda e si stabilisce a Milano, dove entra in contatto con gli ambienti scapigliati e conduce una vita disordinata; dopo pochi anni, muore di tifo.
La morte e la malattia sono i temi centrali nell’opera di Tarchetti, presenti anche nel suo romanzo più importante, Fosca (1869), in cui la protagonista è una donna bruttissima che opprime il giovane ufficiale di cui è innamorata.