L’autore
Aldo Palazzeschi (all’anagrafe Aldo Giurlani) nasce a Firenze nel 1885. Studente in ragioneria, presto si appassiona alla letteratura ed esordisce nel 1905 con la raccolta poetica I cavalli bianchi (1905), edita a cura di Cesare Blanc, che era in realtà il nome del suo gatto. Nel 1909 si avvicina al movimento futurista, interpretato originalmente nelle poesie dell’Incendiario (1910) e nel romanzo Il codice di Perelà (1911). Allo scoppio della Grande guerra è fra i pochissimi scrittori italiani ad attestarsi su posizioni pacifiste. In seguito ottiene grande successo con una serie di romanzi dalla struttura tradizionale, venati di ironia, fra i quali vanno ricordati almeno Sorelle Materassi (1934) e I fratelli Cuccoli (1948). Dal 1941 si trasferisce a Roma, dove vivrà per decenni, fatti salvi i lunghi soggiorni estivi a Venezia. Continua a scrivere sino in età avanzata, come dimostrano i romanzi Il doge (1967), Stefanino (1969), Storia di un’amicizia (1971) e le raccolte poetiche Cuor mio (1968) e Via delle cento stelle (1972). Muore a Roma nel 1974.