1. Questione di stile
I poeti possono essere considerati veri e propri “professionisti” della parola: come i pittori con linee, colori e forme, o come i compositori con le note musicali, riescono a usare il linguaggio con grande maestria, dando vita a creazioni raffinate e originali.
I versi sono dotati di un’espressività particolare, che desta l’attenzione dei lettori e accende la loro fantasia. Ma qual è il linguaggio tipico dei poeti? Come si comporta questa particolare schiera di artisti, da sempre al lavoro con le parole? L’immaginario popolare identifica la poesia con i termini desueti o strani, le parole in rima, le immagini eccentriche e con ricorrenti luoghi comuni: i cieli stellati, le guance di rosa, i cuori trafitti, gli occhi di ghiaccio e le bionde chiome dorate…
In realtà, la poesia è molto di più di qualche frase scritta in stile fantasioso e “ispirato”, o magari impreziosita da qualche termine fuori moda. Se è vero che molti poeti sono dotati di una sensibilità particolare, infatti, è altrettanto vero che dominare l’arte della scrittura poetica richiede conoscenze tecniche e uno sforzo simile a quello necessario per suonare uno strumento.
La lingua della poesia è notevolmente complessa e stratificata. Ogni minimo dettaglio può fare la differenza: una virgola cambiata di posto, una particolare combinazione di suoni, un diverso ordine sintattico, la scelta accurata di un aggettivo o di una preposizione. Oltre a quella comunicativa, esiste una funzione estetica, che si traduce nella cura della forma e che ci spinge ad apprezzare la “bellezza” di un testo e ad alimentare il piacere della lettura. Il lessico e l’aspetto esteriore della poesia possono essere in effetti diversi da quello della comunicazione ordinaria: la lingua di tutti i giorni è per lo più semplice, lineare e trasparente, mentre quella della poesia si rivela spesso complessa, oscura e difficile da interpretare. Non bisogna tuttavia generalizzare. Questa distinzione, in molti casi vera, va presa con le pinze: se da un lato molte poesie abbondano di parole inusuali ed enigmatiche, dall’altro esistono anche autori che scrivono in modo chiaro e colloquiale.